Magazine Cultura

2/10/2011 – Incontro con Lara Adrian a Roma

Creato il 05 ottobre 2011 da Nasreen @SognandoLeggend

Dal 22 Settembre al 2 Ottobre Lara Adrian, la celebre scrittrice di romanzi fantasy che ha stregato i lettori con la saga “La Stirpe della Mezzanotte”, ha intrapreso un tour che l’ha portato in giro per l’Italia. Due di queste tappe erano nella città eterna: Roma.

Nella Libreria Europa, all’interno del centro commerciale “I Granai”, l’autrice si è intrattenuta con i suoi fan per parlare di tutta la saga, del suo nuovo libro, “Il Bacio Eterno”, e per firmare autografi e fare foto con molta gentilezza e disponibilità.

Noi di Sognando Leggendo eravamo lì e abbiamo appuntato tutte le domande che sono state fatte per poterle condividere con voi.

 

2/10/2011 – Incontro con Lara Adrian a Roma

D: Perchè avete scelto un personaggio tedesco come protagonista del vostro ultimo libro?
R: Innanzitutto io stessa ho radici tedesche, inoltre volevo distruggere quello stereotipo per cui il “tedesco” deve sempre essere il cattivo della situazione. Sin dalla sau comparsa nei libri ho cominciato a farmi domande e a scavare in profondità per tentare di capire questo personaggio. Scrivere di lui è stato molto divertente anche perchè si presentava come un personaggio cosmopolita, usciva dai canoni del classico tipo di Boston.

 D: Da quando hai cominciato a scrivere de “La Stirpe della Mezzanotte” c’è stato un crescendo nel tuo stile, nella trama. Generalmente più gli scrittori vanno avanti con le loro saghe, più tendono a “perdersi”. Cosa ne pensi?
R: Il processo creativo è un processo continuo. Io ho cercato in tutti i modi di rendere la saga interessante, diversificando le storie. Parto dall’idea che finchè la saga non mi annoia, non annoierà neanche i lettori. Ogni anno gli editori dicono che è “L’ultimo anno per i vampiri”, ma poi arrivano sempre nuovi scrittori con trame interessanti e continuano a scriverne.

D: Cosa l’ha spinta a scrivere proprio di vampiri?
R: Erano i miei mostri preferiti quando ero bambina, gli unici in grado di spaventarmi e che potevano esistere. Poi lessi i libri della Rice e compresi che i vampiri potevano essere anche sexy oltre che inquietanti. Ora penso che i vampiri siano i personaggi più difficili da trattare perchè da una parte siamo attratti da loro, ma dall’altra sappiamo che possono ucciderci. Sono una metafora molto potente da scrivere. In una situazione romantica possono dare sicurezza. Sono sexy e spaventosi, sono la morte, la vita, il sesso ma tutto all’ennesima potenza.

D: Cosa l’ha spinta a dare un origine aliena ai vampiri?
R: Il mio problema risiedeva nel fatto che i vampiri erano dei cadaveri.

D: Questo perchè dovrebbe essere un problema?
R: Forse è un problema solo mio, ma l’idea di un corpo freddo senza battito è sexy, ma in una maniera perversa. Non volevo accontentarmi della mitologia normale, volevo scardinare lo stereotipo.

D: Parlando dei personaggi, com’è nato quello di Tegan?
R: Sui primi tre vampiri, Tegan, Dance e Lucan, sapevo tutto. Ho avuto un’ispirazione completa, dovevo solo sedermi e trovare per loro un’eroina e/o un conflitto. Il mio contratto nel 2005 prevedeva l’uscita di un solo libro, perché la passione per le saghe di vampiri non era ancora esplosa. Nel primo capitolo ho creato intorno a questo personaggio il dubbio: è buono? è cattivo? possiamo fidarci di lui?  Quando il contratto è stato prolungato sapevo che avrei parlato di lui prima o poi.

2/10/2011 – Incontro con Lara Adrian a Roma
D: Nei suoi libri lei scrive sia il punto di vista maschile che quello femminile con sapienza. Non è una capacità così diffusa. Per lei è stato difficile?
R: In realtà trovo molto facile scrivere il punto di vista maschile. Mio marito vi potrà dire che sono un vero e proprio maschiaccio. Ad ogni modo credo che sia compito dello scrittore esplorare ogni punto di vista.

D: Protagonista del 10° libro ( non ancora uscito in Italia) è Sterling Chase. Ci vuole parlare di questo personaggio senza anticipare troppo ai lettori?
R: Sapevo che lui sarebbe stato il protagonsita dell’ultimo libro. Il 10° romanzo non segna la fine della saga, ma ne conclude una parte. In questo volume l’eroina protagonista è molto diversa da quelle che abbiamo visto fino ad oggi, è una ragazza che gli apparterrà totalmente.

 D: Come proseguirà la serie?
R: Ho un contratto per altri due libri e alla fine di quest’anno uscirà un ebook.

D: Molti hanno fantasie sui suoi eroi: ha mai pensato di creare una serie tv o un film tratti dalla sua saga?
R: Sono una grande fan del cinema, quindi ammetto che l’idea mi stuzzica ma in questi casi bisogna adattarsi a quello che le compagnie decidono di fare. Solo dan Brown o la Rowling sono riusciti a tenere testa alle case di produzione, io non so se ci riuscirei.  Due anni fa sono stata contattata  da un canale tv per famiglie. Quando hanno cominciato a scroprire qualcosa di più sulla saga sono rimasti scioccati.

D:  Da questo tour italiano c’è qualcosa che l’ha colpita e che potrebbe riportare  nei suoi romanzi?
R: Grazie alla Fanucci ho potuto partecipare a quella he definisco la corsa più pazza del mondo. Sono riuscita a vedere così tanti posti in Italia in così poco tempo… Grazie alle mie passeggiate notturne ho visto postimagnifici e più volte mi sono trovata a pensare “Questo sarebbe un posto bellissimo per dei vampiri”.

 D: Normalmente gli urban fantasy sono tutti ambientati in Americana, ma i vampiri sono esseri talmente tanto antichi che necessariamente hanno dovuto vivere in Europa o in un altro continente nel loro passato. I suoi vampiri invece hanno una grande conoscienza storica. Come giudica la scleta delle sue colleghe?
R: Putroppo negli Usa gli editori sono molto conservatori. Sono convinti che i lettori apprezzino solo le saghe ambientate in territorio americano. Per fortuna il mio editore non mi ha mia imposto vincoli e ho provato che non è vero che solo ambientazioni locali soddisfino gli interessi nei miei lettori.

D: Molte persone si sono fatte dei tatuaggi che ricordano quelli della sua saga. Cosa ne pensa di questa scelta?
R: Ero piuttosto stupita perchè non credevo che questo fosse possibile. Adesso mi sento sotto pressione: devo farmi un tatuaggio anche io, devo solo capire dove.

2/10/2011 – Incontro con Lara Adrian a Roma
D: Ha mai letto i romanzi di Lovecraft? Nota qualche somiglianza con la sua saga come l’importanza del passato nella vita dei suoi personaggi?
R: Non ho mai letto questo autore, ma sono convinta che affrontando il nostro passato affrontiamo il presente. Se non comprendiamo i nostri vecchi demoni, non possiamo andare avanti. Adesso immagino che dovrò leggere Lovecraft.

D: Quanto sono importanti le atmosfere nei suoi romanzi? Quanto la stimola il suo ambiente? Ora dove vivete?
R: Ora viviamo nel New England. Gli inverni sono molto freddi e lunghi e questo mi aiuta a scrivere perchè non c’è molto altro da fare. Abbiamo vissuto in molti altri luoghi, quasi ovunque negli Usa. Ogni persona che ho conosicuto, ogni luogo che ho visitato mi stimola. Immagazzino tutto e prima o poi tutti gli spunti vengono fuori.

 D: Com’è riuscita a diventare una scrittrice?
R: Scrivere è uan delle poche occupazioni che non necessita di una scuola preparatoria. Per riuscire in questo campo bisogna essere creativi e avere almeno una persona che crede in noi, perchè è un lungo processo solitario. Quando ho deciso di cominciare a scrivere mio martio mi ha incoraggiato, ma ho dovuto educare me stesse alla determinazione e all’impegno.  Ho sempre scritto, anche terribili poesie da teenager, ma quando ho deciso di fare sul serio mi sono buttata sul lavoro e sono andata a conferenza di altri scrittrici. Se sei uno scrittore scrivi, a prescindere dalla pubblicazione. Un consiglio? Quando decidete di scriere onon raccontate a tutti il vostro progetto nei dettagli: in questo caso quando comincierete a lavorarci su vi sarete già stufati.

D: Come ha vissuto questa esperienza di tour italiano?
R: Incontrare lettori fuori dagli Usa è un regalo che non tutti gli autori hanno. Vorrei solo poter parlare l’italiano per poter comunciare meglio con voi. Dirvi “grazie” non è abbastanza.

 Grazie Lara Adrian!


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines