Rendere la produzione di carne più efficiente, e meno impattante sull’ambiente è possibile, ed in molti modi.
A dimostrarcelo, gli sforzi che da alcuni anni, hanno portato la filiera della carne ad essere la più virtuosa del settore alimentare, sia in termini di riduzione degli sprechi, che di produzione di energia da fonti rinnovabili. Sì, perché con gli scarti di macellazione e i liquami di scarto degli allevamenti si possono produrre calore ed elettricità.
Un esempio particolarmente significativo, tutto Made in Italy, è quello di Unipeg - cooperativa operante in tutti i processi della filiera della carne, con 800 soci allevatori e una potenzialità di oltre 400.000 posti stalla, il 30% della produzione nazionale - che nel 2010 ha avviato il progetto “Green Energy”, teso a valorizzare gli scarti di lavorazione, riducendo sia i costi per l’azienda che il proprio impatto sull’ambiente.
Attraverso questa iniziativa, Unipeg ha realizzato presso il proprio stabilimento di Pegognaga (MN) due impianti in cui i sottoprodotti della lavorazione diventano un’importante risorsa per la produzione di energia termica ed elettrica: uno a biogas e uno di cogenerazione. Ma anche un impianto di colatura del grasso animale (sia bovino che suino) proveniente dai siti produttivi di Pegognaga e Reggio Emilia, con cui si produce olio destinato da una parte all’impianto di cogenerazione, dall’altra alla vendita sul mercato agro-alimentare.Un investimento importante, quello di Unipeg per Green Energy, che è ammontato a 16 milioni di euro in totale e che vede tempi di ammortamento simili per entrambi gli impianti: 15 anni per l’impianto a biogas e 12 anni per quello di cogenerazione. Ma attenzione, perché anche gli immediati benefici sono notevoli.
Questi due impianti, infatti, non solo coprono l’intero fabbisogno elettrico annuo degli stabilimenti di Pegognaga e di Reggio Emilia (26 GWh, lo stesso di 9.000 famiglie), ma generano anche un surplus del 43% rispetto al fabbisogno degli stabilimenti stessi.
Per quanto riguarda il calore, invece, i due impianti ne soddisfano il 37% della produzione, con un risparmio complessivo annuo in termini di emissioni di CO2 di ben 3.000 tonnellate. Le stesse, per intenderci, di 860 abitazioni italiane da 100 m2 in classe energetica E.
I due digestori anaerobici dell’impianto a biogas, inoltre, permettono l’auto-smaltimento di circa 90 tonnellate al giorno di scarti organici provenienti dai due stabilimenti Unipeg.
Le matrici usate nei digestori sono formate dal contenuto stomacale dei bovini (46%), dai fanghi di depurazione biologica (38%), dai fanghi dell’impianto di colatura (6,5%) e dai sottoprodotti dell’industria agro-alimentare (3,5%). I batteri metaniferi creano il metano in circa 35 giorni.
Degno di nota è anche l’impegno dell’azienda nel porre attenzione al suo consumo idrico, altro aspetto molto delicato in ambito zootecnico.
«Siamo forti consumatori di acqua, circa 4 metri cubi a capo (su 250 mila animali) – ha dichiarato Leonardo Benatti, responsabile Area Energia Ambiente Unipeg - Ma di quattro metri cubi che preleviamo, ne riconsegniamo “purificati” circa 3,7 grazie ai due depuratori che trattano le acque degli stabilimenti. I due impianti hanno facoltà di scaricare nei corsi idrici superficiali. Escono quindi acque che possono andare tranquillamente nei fiumi».
Produzione di energia, valorizzazione dei rifiuti, riduzione dell’impronta idrica ed ecologica: la tutela dell’ambiente e lo sviluppo delle energie da fonti rinnovabili sono ormai una vera priorità, anche e soprattutto in tempi di crisi economica. Tant'é, che anche in rete, l’impegno della filiera delle carni in questo senso non sta passando inosservata.
Su Facebook e Twitter, ad esempio, è possibile imbattersi nella community “Carni sostenibili”, «una vera e propria banca dati che raccoglie le buone pratiche di consumatori e produttori di carne», come la definisce il quotidiano La Stampa. Perché «la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, anche per l’ambiente».
Mario Pandolfi
Per saperne di più scarica il Report "Unipeg per l'ambiente"