Primo thriller della storia della letteratura, firmato da Edgar Wallace, il romanzo ci porta di getto nelle atmosfere torbide dell’Inghilterra anni Venti e non dà scampo al lettore, con un ritmo serrato, una storia coinvolgente e carica di misteri, sequenze quasi cinematografiche e un meccanismo a orologeria che ha un finale che lascerà a bocca aperta. Figlio di un danaroso banchiere, Long è il poliziotto a cui viene affidato il compito di dare la caccia al ladro che ha rapinato decine di banche. Ignora però che dietro i crimini si nasconde una organizzazione potente e ben ramificata, quella de “gli inesorabili”, che mettono a segno reati di ogni tipo e riescono a celare sempre la loro identità.
Van Dine, pioniere del giallo assai amato da Camilleri e venerato da molti altri autori moderni, ci regala l’ultima avventura del suo detective, Philo Vance. Lo sfondo: la New York innevata e crepuscolare degli anni Trenta, una residenza esclusiva ed eccentrica, una festa di cui in pochi dispongono dell’invito. I personaggi: il padrone di casa, un collezionista di smeraldi, e gli ospiti illustri di un party. Il caso, o forse la mano di un assassino, ha fatto precipitare dalla scogliera il guardiano della villa guastando il clima gioioso della festa. Morte accidentale oppure delitto?