23 Maggio 1992, ore 17.56. La mafia 22 anni fa trucidava Giovanni Falcone.

Ero un giovincello studente di liceo e con i miei amici eravamo in macchina in giro per Palermo. Tutto ad un tratto sentimmo questa notizia atroce. Ricordo ancora adesso che ci fermammo e accostammo la macchina. Siamo rimasti con la radio accesa ore ed ore ad ascoltare l’atrocità compiuta.

Siamo rimasti di ghiaccio, stupiti, meravigliati che in questa nostra bellissima Palermo, nella nostra amabile Sicilia esistono mostri che pensano di fare, mostri che decidono di cancellare 5 vite con un colpo di telecomando semplicemente perchè si erano intromessi nei loro sporchi affari e avevano deciso di far rispettare la legge, perchè erano la legge.

Queste terribili immagini, le auto straziate dalle bombe fatte esplodere da mano nemica non devono fare dimenticare questo evento luttuoso, questo periodo nero della nostra storia.

Non è vero, io non mi vergogno di essere siciliano. Mi vergogno solo del fatto che ancora oggi, a 22 anni di distanza, tutti i colpevoli non sono in mano alla giustizia e ancora si va avanti con processi su processi per ricucire le file dei mandanti e degli esecutori.

http://espresso.repubblica.it/inchieste/2014/05/22/news/anniversario-della-strage-di-capaci-1.166504

L’unica cosa che vi chiedo è non dimenticare queste morti, non dimenticare questi uomini dello Stato che avevano deciso di combattere l’illegalità con ogni mezzo e per questo hanno perso la vita.