Negli otto mesi di azione della legge contro gli ecoreati, sono state contestate 947 infrazioni, denunciate 1.185 persone e sequestrati 229 beni di valore complessivo pari a 24 milioni di euro; è questo il quadro generale presentato ieri da Legambiente alla Camera nel report "Ecogiustizia è fatta".
La legge 68 del 29 Maggio 2015 ha introdotto e istruito per la prima volta nel codice penale italiano, alcuni reati che prima d'allora o non esistevano o erano solo di regime contravvenzionale. I reati introdotti sono quello di inquinamento ambientale, di morte o lesioni causate dall'inquinamento, il reato di disastro ambientale, il reato di traffico e di abbandono di materiale ad alta radioattività, il reato di impedimento del controllo e l'omessa bonifica.
Il Lazio è la regione dove sono avvenuti più ecoreati (134), a cui fa seguito la Campania (95) e la Toscana (73); la regione dove invece si sono verificati più sequestri è invece la Puglia (28), seguita dalla Calabria (25) e dalla Toscana (22); il numero più alto di denunce è avvenuto in Campania (137), quindi il Lazio (121), la Toscana (73), Umbria (68), Emilia-Romagna (67), Puglia (62), Lombardia (58).
Il reato più frequente è quello di inquinamento ambientale, sono infatti 118 i casi accertati e puniti per mezzo dell'articolo 452bis del codice penale; i casi accertati di disastro ambientale sono stati invece 30. A dover di cronaca hanno suscitato parecchio clamore i sequestri degli impianti di smaltimento di rifiuti ad Amalfi e Praiano in Campania, ed in Sicilia a Ribera, Licata, Agrigento e Sciacca.
Diamo adesso un'occhiata più approfondita alle inchieste più considerevoli; basti pensare a tal riguardo al sequestro della discarica abusiva di Calvi Risorta, per mezzo del Corpo Forestale: il sequestro della discarica, una delle più grandi in Europa, ha portato all'iscrizione di dieci persone nel registro degli indagati, che risponderanno alle accuse di disastro ambientale e di omessa bonifica. Il Corpo Forestale e la Guardia di Finanza, hanno condotto l'operazione congiunta Terra nostra che ha portato al sequestro di due impianti di produzione a biomassabiomassa
In generale si identifica con biomassa tutto ciò che ha matrice organica ad eccezione delle plastiche e dei materiali fossili. Come indicato nel decreto legislativo del 29 Dicembre 2003 n. 387, per biomassa si intende " la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonchè la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani ". Ciò che accomuna le diverse tipologie di biomassa è la presenza di carbonio che mette a disposizione un elevato potere calorifico eventualmente sfruttabile per fini energetici. in provincia di Cagliari, per le accuse di disastro ambientale e di smaltimento illecito di rifiuti. I Noe di Napoli hanno invece portato alla luce un caso di versamento di rifiuti nel fiume Sarno; mentre a La Spezia è stata sequestrata l'area di cantiere a Molo Fornelli.