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23/09/2015 - Energia Italia 2014 - Rinnovabili prima fonte di generazione elettrica. Bene per l'intensità energetica. Stangata tassazione!

Creato il 23 settembre 2015 da Orizzontenergia

Pubblicata dal Ministero dello sviluppo economico la relazione sulla Situazione energetica nazionale nel 2014.

Nel mix energetico internazionale del 2014 il contributo delle rinnovabili alla produzione di energia elettricaenergia elettrica
Forma di energia ottenibile dalla trasformazione di altre forme di energia primaria (combustibili fossili o rinnovabili) attraverso tecnologie e processi di carattere termodinamico (ovvero che coinvolgono scambi di calore) che avvengono nelle centrali elettriche. La sua qualità principale sta nel fatto che è facilmente trasportabile e direttamente utilizzabile dai consumatori finali. Si misura in Wh (wattora), e corrisponde all'energia prodotta in 1 ora da una macchina che ha una potenza di 1 W.
ha eguagliato quello del gas.

In Italia la prima fonte di generazione elettrica (43% della produzione nazionale lorda) è arrivata dalle rinnovabili.

Il fabbisogno energetico complessivo ha raggiunto il livello più basso degli ultimi 18 anni, mentre l'intensità energetica complessiva è risultata la migliore dell'ultimo quinquennio.

Fuel mix

Secondo quanto riportato nella relazione sulla Situazione energetica nazionale nel 2014 il 2014 è stato un anno particolare per i mercati energetici internazionali.

Nella seconda parte dell’anno il prezzo del petroliopetrolio
Combustibile di colore da bruno chiaro a nero, costituito essenzialmente da una miscela di idrocarburi. Si è formato per azioni chimiche, fisiche e microbiologiche da resti di microorganismi (alghe, plancton, batteri) che vivevano in ambiente marino addirittura prima della comparsa dei dinosauri sulla terra. I principali composti costituenti del petrolio appartengono alle classi delle paraffine, dei nafteni e degli aromatici, che sono composti organici formati da carbonio e idrogeno e le cui molecole sono disposte secondo legami di varia natura.
ha perso metà del suo valore
(per l’effetto combinato di un’offerta rafforzata dalla produzione USA e di una domanda debole da parte dell’Asia); i prezzi del gas si sono ridotti sui diversi mercati (per la debole domanda in Europa, l’eccesso di offerta in USA e le dinamiche del greggiogreggio
Petrolio estratto che non ha ancora subito un processo di raffinazione.
in Asia); è continuata la crescita dell’incidenza nel mix energetico internazionale delle fonti rinnovabilifonti rinnovabili
Una risorsa è detta rinnovabile se, una volta utilizzata, è in grado di rigenerarsi attraverso un processo naturale in tempistiche paragonabili con le tempistiche di utilizzo da parte dell'uomo. Sono considerate quindi risorse rinnovabili:
- il sole
- il vento
- l'acqua
- la geotermia
- le biomasse
, il cui contributo alla produzione di energiaenergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J)
elettrica
(poco meno di un quarto) ha raggiunto quello del gas naturalegas naturale
Idrocarburo che ha un'origine simile al petrolio, che si forma a partire dalla decomposizione anaerobica (cioè in assenza di ossigeno (O2) di microorganismi, attraverso processi biologici avvenuti nel corso delle ere geologiche. La composizione del gas naturale varia notevolmente a seconda del sito di formazione, ma in genere presenta un'alta percentuale di metano (dal 70 al 95 %), anidride carbonica (CO2CO2
Gas inodore, incolore e non infiammabile, la cui molecola è formato da un atomo di carbonio legato a due atomi di ossigeno. È uno dei gas più abbondanti nell'atmosfera, fondamentale nei processi vitali delle piante e degli animali (fotosintesi e respirazione).
), azoto (N2) e idrogeno solforato (H2S).
.

In questo contesto è proseguita la transizione energetica dell'Italia verso un sistema più efficiente, meno dipendente dalle fonti estere e in cui un ruolo sempre più rilevante è giocato dalle fonti a basso contenuto di carboniocarbonio
Elemento chimico costituente fondamentale degli organismi vegetali e animali. È alla base della chimica organica, detta anche chimica del carbonio: sono noti più di un milione di composti del carbonio. È molto diffuso in natura, ma non è abbondante: è presente nella crosta terrestre nella percentuale dello 0,08% circa, e nell'atmosfera prevalentemente come monossido (CO) e biossido (CO2) di carbonio (anidride carbonica). Allo stato di elemento si presenta in due differenti forme cristalline: grafite e diamante.
, in particolare le energie rinnovabilienergie rinnovabili
Una risorsa è detta rinnovabile se, una volta utilizzata, è in grado di rigenerarsi attraverso un processo naturale in tempistiche paragonabili con le tempistiche di utilizzo da parte dell'uomo. Sono considerate quindi risorse rinnovabili:
- il sole
- il vento
- l'acqua
- la geotermia
- le biomasse
.

Queste ultime sono arrivate a rappresentare oltre un quinto dell’energia primariaenergia primaria
Energia riferita direttamente al combustibile impiegato nelle centrali di produzione elettrica. È definita primaria perché deriva direttamente dallae caratteristiche della fonte, così come si trova in natura, senza trasformazioni in nessun'altra forma.
richiesta
e sono risultate la prima fonte di generazione elettrica (il 43% della produzione nazionale lorda).

Il fabbisogno energetico complessivo si è ulteriormente ridotto (-3,8%) raggiungendo il livello più basso degli ultimi 18 anni; la contrazione del PIL (-0,4%) spiega solo in parte questo calo indicando una ricomposizione tra settori produttivi e un incremento dell’efficienza segnalato sia dal
calo dell’intensità energetica complessiva, che si è attestata sui valori più bassi registrati nell’ultimo quinquennio, sia dal miglioramento dell’indice ODEX (indice sintetico di misurazione dell’efficienza energeticaefficienza energetica
Con questi termini si intendono i miglioramenti che si possono apportare alla tecnologia per produrre gli stessi beni e servizi utilizzando meno energia, con conseguente riduzione dell' impatto ambientale e dei costi associati.
) per l’intera economia italiana (migliorato nel 2013 del 13,4% rispetto al 1990).

Il miglioramento dell’efficienza sarà ulteriormente supportato dai provvedimenti adottatati dall’Italia nel 2014, con il recepimento della Direttiva sull’Efficienza Energetica e la definizione del Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica, con l’obiettivo di rimuovere le barriere che ritardano la diffusione dell’efficienza energetica, sia a livello nazionale sia locale.

La riduzione degli usi finali di energia (-4,6%), che tengono conto delle perdite di trasformazioneperdite di trasformazione
Perdite dovute ai processi di trasformazione che portano ad ottenere energia elettrica a partire da energia primaria. In realtà, l'energia non va persa, ma si degrada in altre forme che purtroppo non sono convenrtibili in elettricità.
, è stata generalizzata in tutti i settori e particolarmente acuta negli usi civili (famiglie e servizi pubblici e privati) che rimangono comunque i maggiori consumatori di energia.


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