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24-26 agosto 1935, La prima sagra della canzone leccese

Creato il 22 settembre 2010 da Cultura Salentina
Tito Schipa.

Tito Shipa (Image via Wikipedia)


5. La Sagra fu trasmessa alla radio a cura dell’E.I.A.R.

6. In realtà il titolo della canzone èComu e’ ca t’ia dire(Come è che dovrei dirtelo) -versi di Giuseppe Mantovano e musica di Vincenzo Pecoraro- che vinse la medaglia d’oro. Questo almeno quanto si evince dalla stampa dell’epoca.

7. Il titolo originale èCanta la funtana noscia(Canta la fontana nostra).

8. Maria Vernaglione Attisani, nata a Lecce il 2 settembre 1870 e morta nel novembre del 1955. Dedicatasi all’insegnamento elementare per oltre quarantanni con risultati molto apprezzati, nel 1928 fece la sua apparizione come poeta conCose ecchie e cose noe(Cose passate e cose presenti).

9. Il terzo premio fu vinto daRecordu(Ricordo) –versi di Vincenzo Pizzi e musica di Paolo Fiorentino-, mentre al quarto posto si classificòNa ecchia m’ha dittu(Un’anziana mi ha detto) –versi di Maria Attisani Vernaglione e musica di Paolo Grimaldi. Ambedue furono interpretate da Diana Micelli.

10. Lorenzo Casarano (1885-1971) fu uno dei più autorevoli compositori di versi per musica, in gran parte musicati da Vincenzo Pecoraro.

11. Un volantino dell’epoca rimarcava l’importanza dell’evento organizzato dall’O.N.D., tanto che si richiedeva massima puntualità alle 21, nella Villa Comunale. I cantanti lirici leccesi che presero parte all’evento per interpretare le canzoni in gara furono due: Franco Perulli e Diana Micelli. Alla Sagra ci fu una esibizione di due balli paesani unote manu alli nanni nesci, l’altroPizzeca-pizzeca, preparati da Oronzo Fedele. Per la cronaca, l’ingresso alla Villa era fissato in 1 lira.

12. 1936.

13. Cuore mio. È la stessa canzone presentata fuori concorso nella seconda Sagra della Canzone Leccese.

14. Carmelo Preite, compositore nato a Presicce (Le) il 4 febbraio del 1866 e deceduto a Milano il 27 marzo 1952.

15. La prima registrazione è del 1921.

16. Franco Perulli (tenore, nato a Lecce il 17 maggio del 1899 ed ivi deceduto nel 1989) fu molto presente sul territorio salentino. È considerato il primo interprete della canzone leccese. Sue le registrazioni di due canzoni in dialetto:Lucerneddhe de Santu Ronzu-pubblicata dopo la Sagra del 1935- eBeddha e trista(Schipa-Preite), registrata privatamente negli Usa durante il secondo conflitto mondiale.

Di Franco Perulli è da segnalare anche la registrazione diLu Pascalinu tou(fonte: dds.it).

17. All’anagrafe Michele Testa.


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