Scattate tutte le foto eravamo pronti a partire.. attimo di panico..” chi ha preso le scarpe?.. ce ne erano due paia, quelle rosse e quelle panna.. e il beauty? l’avete preso il beauty?” Io, sul pianerottolo ero immobile, congelata dal caldo umido che mi impediva di pensare.. Temevo che se fosse passato un altro minuto mi sarei liquefatta nelle scale! Arrivata giù in macchina, una bellissima Jaguard nera gentilmente concessa da un ex alunno di mia madre, sentivo che mancava qualcosa…il bouquet!
Quindi aspetta ancora prima di partire, per fortuna la macchina era fresca!
Io in collegamento telefonico con un mio amico che mi faceva la telecronaca in diretta degli arrivi degli invitati in chiesa, io con l’i-pod e i Muse nelle orecchie, io commossa, io sudata, io con un po’ d’ansia, io con la speranza di non avere nessun attacco di panico proprio sull’altare!
Sono arrivata nella chiesa di Piazza Armerina alle 17,10 circa. Tutto fuori sembrava immobile.. da fuori sembrava non ci fosse nessuno, in realtà avevo dato disposizioni agli amici di invitare tutti dentro la chiesa. Sarebbe stato in ogni caso così, visto il caldo infernale che c’era. Io e mio padre davanti agli scalini dell’entrata principale della chiesa… che emozione, mi tremavano le gambe ma ero felice!
Avevo in mente la frase di una mia amica.. “.. sorridi, guarda tutto, guarda tutti, non perderti niente, perché sarebbe davvero un peccato..” e così ero li con la speranza di non inciampare tra le balze del mio bellissimo vestito e la voglia di sorridere a tutti, di prendermi tutti gli sguardi e gli ammiccamenti ma lui.. il mio ragazzo, per lui volevo riservare l’ultimo sguardo, quello più attento, l’ultimo sorriso, quello più dolce! E lui era li, bello come un principe.. il mio principe! Mi ha accolto con un bacio sulla fronte e mi ha aiutata a salire le scale dell’altare. I musicisti c’erano con la cantante che desideravo appena arrivata da Bologna, il prete che avevamo scelto era riuscito ad arrivare in tempo, appena la notte prima da Gerusalemme, Ale e Robbina, le due testimoni erano li dritte ed emozionate ai nostri lati. Era tutto pronto..
Guardo Mark e mi accorgo di un rigolo di sudore che viene giù dalla sua fronte, ed io che cercavo di controllare il mio respiro.. il caldo e l’emozione hanno rischiato di mettermi ko proprio li sotto gli occhi di tutti.. e invece ho resistito e così sono riuscita ad arrivare fino alla fine della cerimonia!
Ci siamo sposati con un rito misto visto che io sono cristiana e Mark ateo.. mancava praticamente tutta la parte della messa. Il rito è stato celebrato sia in italiano che in inglese. Una lettura è stata letta da mio suocero in perfetto english style, mia madre che ha letto la prima lettura è stata incredibile, considerando quanto era tesa ed emozionata! Ila ha letto il salmo.. Don Giuseppe il Vangelo. Ci ha regalato bellissime parole pensate apposta per noi… Il consenso è stato doppio per entrambi, in italiano e in inglese.. non avrei mai voluto che i suoi genitori perdessero l’emozione di sentire il loro primo figlio pronunciare le fatidiche parole! In un secondo mia sorella si è avvicinata e guardandomi dritta negli occhi mi ha detto “ Ricorda… PER SEMPREEEE!!! “ aiuto ho pensato si per sempre.. si insomma quasi per sempre… è come se un “quasi” stemperasse la pesantezza della frase anche se poi magari sarà “ PER SEMPRE! “. Alle 18 io e Mark eravamo marito e moglie e abbiamo anche ricevuto un bellissimo applauso!!!
Giuro.. prima o poi seguirà un reportage completo!!