«I grow old … I grow old
…»
Thomas S. Eliot
Dicono che Renzi sia un grande comunicatore, quindi tocca a me sforzarmi di capire cosa abbia detto
se mi è risultato oscuro, ma con discrezione, senza dar da vedere lo sforzo,
sennò passo per coglione. E dunque: «Possono
tirarci le uova, ci faremo le crepes, o i lacrimogeni, li considereremo delle
lampade». Alle uova e alle crepes – sia lodato Iddio – ci arrivo. È una
battuta del cazzo, ma posso pure far finta di trovarla una sparata ganza. Ma i
lacrimogeni e le lampade? La frase sembra mettere gli uni e le altre nella
stessa relazione che regge uova e crepes (una fiera noncuranza ci consentirà di
trarre un vantaggio da qualsiasi attacco), ma mi scervello nel prendere in
considerazione ogni tipo di lampada (a olio, a gas, a petrolio, ad alcol, ad
acetilene, e alogena, fluorescente, a raggi ultravioletti, e quella
endoscopica, quella scialitica, perfino quella di Aladino) e non riesco a stabilire
alcun collegamento logico con un lacrimogeno, anche a voler prendere in
considerazione ogni possibile accezione dell’aggettivo sostantivato. Eppure
tutti sembrano aver colto cosa volesse dire. Per meglio dire, nessuno solleva
la questione. E a me resta il problema: «Possono
tirarci i lacrimogeni, li considereremo delle lampade». Ma i lacrimogeni,
poi, solitamente chi li tira, chi in piazza contesta il governo o la polizia su ordine del governo? Niente, non ne esco, buio totale. E neanche un’anima buona a spararmi un lacrimogeno.
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