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25 anni fa il debutto in Italia del “Sega Mega Drive”. Il mercato dei videogame oggi vale 893,3 mln di euro

Creato il 30 novembre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Al tempo della Play Station 4 e dei videogame dalla grafica cinematografica, c’è sicuramente qualche nostalgico che ricorda il Sega Mega Drive, uscito in Italia esattamente 25 anni fa, il 30 novembre 1990. Intanto nel 2015 il mercato italiano dei videogiochi vale 893,3 milioni di euro.

(lowfatgaming.com)

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25 anni fa il debutto in Italia del “Sega Mega Drive”. La piattaforma video-ludica creata dalla Sega nel 1988, uscita in italia il 30 novembre 1990, ha regalato ai patiti del joystick un’autentica perla, “Sonic The Hedgehog”, uscito nel 1991. Nel corso degli anni il supersonico riccio blu è diventato un’icona assoluta della storia dei videogiochi. Altri capolavori che faranno stringere il cuore agli amanti del vintage sono “Streets of Rage 2″, “Aladdin” – vero e proprio cartoon in versione video-ludica – e lo sparatutto “Thunder Force IV”. La versione italiana è stata lanciata da una pubblicità che resta ai primissimi posti degli almanacchi del trash nostrano. I protagonisti? Walter Zenga, Roberto Mancini e Jerry Calà.

Vale 893,3 milioni di euro il mercato italiano dei videogiochi e sono 29,3 milioni le persone che si divertono con joystick e tastiere, equamente suddivise tra maschi e femmine. La fascia di età è piuttosto variegata e i videogiocatori sono in crescita. Inoltre, quasi la metà dei genitori è disposta a videogiocare con i propri figli e oltre la metà delle famiglie pensa che il videogame possa trasformarsi in un ottimo strumento per trascorrere il tempo insieme, con il 60% di queste che ritiene che i videogiochi risultino un ottimo strumento per sviluppare competenze. I dati sono stati discussi oggi a Milano, durante l’incontro ‘Psicologia e videogiochi, analisi di un fenomeno’, promosso dall’Ordine degli psicologi lombardi.

“I videogiochi sono qui per rimanere e dunque vanno compresi – afferma Luca Mazzucchelli, vice presidente dell’Ordine degli psicologi della Lombardia – A fronte di questo è necessario lavorare al meglio per rileggere questo fenomeno anche sotto il profilo psicologico”. Durante la mattinata il videogame è stato paragonato al bisturi, strumento che il chirurgo utilizza per salvare vite, ma che può avere effetti negativi se impugnato da un malintenzionato. Il gioco è presente nella fase di crescita di ogni singola persona, in età infantile tramite mattoncini o bambole si imparano le regole della comunicazione, più avanti l’uso ponderato dei videogiochi ha lo stesso effetto ma più approfondito e personale, calando il ragazzino nei panni del protagonista attivo.

Secondo gli esperti, il videogioco ha una grande potenzialità, ma l’abuso può avere effetti negativi anche devastanti. L’approccio allo strumento va quindi ponderato, per evitarne l’abuso. Secondo gli psicologi sono molto positivi alcuni effetti dei videogiochi, per esempio la strategia per superare determinati passaggi, oppure quelli che stimolano il giocatore a provare e riprovare determinate azioni, sino a trovare la corretta soluzione all’enigma. Tutto questo secondo gli esperti attiva una parte di cervello che farà in qualche modo tesoro dell’esperienza acquisita. (ADNKRONOS)


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