Lettera del partigiano Giovanni Battista Vighenzi (Rovato, 14 febbraio 1909) alla moglie, prima di essere fucilato dai nazisti, il 27 aprile 1945, letta da Umberto Orsini (qui, dal sito di Radiotre):
[Fronte]27 aprile 1945Liana amatissima,c’è un gran sole nel mio cuore in questo momento e una grande serenità. Non ti rivedrò più, Liana. Mi hanno preso, mi fucileranno. Scrivo queste parole sereno d’animo e col cuore spezzato nello stesso tempo per il dolore che proverai. Ti ho detto stasera prima di partire: Liana, ho tanta voglia di riposare vicino a te- io riposerò vicino a te ogni notte per tutta l’eternità. Cara, tanto cara. Ho mille scuse da chiederti per le gentilezze che non ho avuto per te che ne meriti tante.Pino è stato pure preso e fucilato appena prima di me. Prega per noi due amici: uniti anche nella morte. E’ morto con dignità e mi ha salutato con uno sguardo in cui c’era tutta la sua vita. Spero di morire anch’io, di fare il gran viaggio serenamente. La mia ultima parola sarà il tuo nome: il nome che è inciso sulla fede che ti mando.Tu parlerai alla mia mamma, tu la consolerai se sarà possibile, povera vecchia, povera cara mamma. E la zia e mio fratello Luigino. A Marietta dirai che il mio affetto di fratello si ingigantisce in questo momento. Consolatevi: la vita ha di queste improvvise rotture. I tuoi di Modena, la mamma, il babbo, la Cesara in modo particolare. Cesara Tonino e Margherita, mi sono tutti presenti. Dì a Tonino che sarà come se io assistessi al battesimo del suo piccolo. Ricordatemi al caro Rino che abbraccio di gran cuore.Liana, tutto il mio è tuo. Se io fossi vivo per realizzare uno di questi progetti di cui tanto abbiamo parlato, vorrei che la piccola proprietà di Ostiano fosse esattamente divisa fra Luigino e Mariettina.
[Retro]Così, invece, desidero che tu subentri nella proprietà della quota legittima che ti spetterebbe. I libri sono tuoi, meno qualche ricordo che gli amici più cari hanno desiderio di avere; tua è la casa in tutto quello che è mio, meno ciò che credi di cedere a Mariettina o che lei desidera. Siate anche in ciò due care sorelle.Vi adoro tutti e [...] Tu, Liana, torna dai tuoi non appena ti sarà possibile e vivi con loro. Sei libera nel tuo domani. Vieni soltanto di tanto in tanto sulla miatomba e portavi uno di quei mazzettini di fiori di campo che tu sapevi così bene combinare.Addio, debbo salutarti cara e tanto amata. Non mi importa di perdere la vita perché ho avuto il tuo prezioso amore per quasi tre anni ed è stato un gran dono.Muoio contento di essermi sacrificato per una idea di libertà che ho sempre tanto auspicato.Sotto la mia firma e sulla fede metto i miei ultimi baci.Tuo per sempre.Battista