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L'altro giorno ho incontrato un ragazzino che non sapeva cosa si festeggiasse il 25 aprile e pure ne rideva. Della propria ignoranza intendo. La cosa mi ha lasciata allibita. Da un lato mi veniva di prenderlo a sberle, dall'altro temevo che la sua ignoranza fosse contagiosa, quindi perchè rischiare?
Guardandomi un po' in giro mi sono resa conto di essere una delle pochissime fortunate ad essere stata cresciuta nel rispetto dei valori della Resistenza, la maggior parte delle persone che conosco anche le più intelligenti e motivate sanno a mala pena cos'è la Resistenza, figuriamoci condividerne e difenderne i valori..
Questa cosa è spiazzante se ci pensate. Ed è ancora più spiazzante trovarsi davanti una persona che non solo è completamente allo scuro di quello che è successo in Italia dagli anni '20 ad oggi ma se ne compiace pure prendendo me, che lo tratto - a ragione - da deficiente, per una maestrina petulante.
Lo so, tante volte mi sono ripromessa di non fare la snob, e sto scrivendo questo post appunto per essere vicina agli ultimi, a quei poveretti che non sanno cosa sia la Resistenza nè il Fascismo nè la libertà, a quanto pare.
Allora, spiegherò in modo semplice, così che anche loro possano capire: in Italia, nel 1925 un uomo di nome Benito Mussolini instaurò in Italia una dittatura, il Regime Fascista. Più o meno negli stessi anni in Germania andava al potere un altro uomo, Adolf Hitler.
Dovete immaginare che in una dittatura si vive male, molto male, non ci sono strumenti di democrazia come le elezioni ad esempio e tutte quelle persone che mostrano di pensarla diversamente dal dittatore vengono, generalmente, uccise. Questa era l'Italia e anche la Germania. In più nel 1938 Hitler promulgò le leggi razziali che sono una delle cose più brutte che la nostra civiltà abbia mai potuto vedere perchè attraverso queste leggi iniziarono ad essere perseguitate tantissime persone: gli ebrei, gli omosessuali e tutti quelli che per ideologia, cultura o religione si differenziavano dalla cosiddetta "razza ariana", ossia quella tedesca.
Le leggi razziali vennero presto adottate anche in Italia, e tantissime persone vennero deportate nei campi di sterminio. Si stima che in quei campi siano morte 6 milioni di persone dopo aver subito innumerevoli umiliazioni e sofferenze.
Immagino che nessuno di voi che non conoscete la Festa di Liberazione sia mai stato in un campo di concentramento. Io ci sono stata e sono sicura che se poteste vederlo anche voi, smettereste di ridere, una buona volta.
Ovviamente la storia non si è svolta in modo così semplice, sto sorvolando quasi su tutto tranne sui punti nodali che dovrebbero servire a farvi capire cos'è la Festa di Liberazione.
Fra il 1939 e il 1940 sia l'Italia che la Germania entrarono in guerra contro Gran Bretagna, Francia, Russia e Stati Uniti d'America (sto parlando della Seconda Guerra Mondiale, tanto per capirci).
La guerra si concluse solo 5 anni dopo con la resa tedesca.
Dal 1943 in Italia avevano iniziato ad opporsi al regime dei fascisti e dei nazisti gruppi chiamati "Partigiani": la loro lotta di liberazione dell'Italia viene chiamata Resistenza.
Il 25 aprile 1945 vennero liberate dai fascisti Torino e Milano, nei mesi successivi il resto d'Italia.
Ora è difficile capirlo se mai nessuno ve ne ha parlato, ma la Resistenza portava in sè dei valori: in un'Italia oppressa dai nazifascisti, in cui la gente moriva senza alcun motivo da un momento all'altro, in cui non si poteva esprimere la propria opinione, in cui si ci doveva quasi sempre nascondere, la Resistenza ha portato i valori della libertà e del rispetto. So già cosa diranno le vostre boccucce petulanti: non importa se poi libertà e rispetto siano stati portati avanti, la Resistenza auspicava questo.
Per sentire il valore della Liberazione d'Italia dovete anche pensare a tutta la gente che è morta, per permettere a noi, oggi, di essere persone libere. Io lo so che è una cosa difficile da capire perchè l'Italia oggi non è un bel paese in cui vivere ed ha ancora moltissimi difetti, ma davvero tante persone hanno dato la loro vita per noi, per permetterci oggi di votare, di esprimere la nostra opinione, di non venire uccisi per il colore della nostra pelle o per il nostro orientamento sessuale.
E' vero che c'è ancora tanta strada da fare affinchè questi valori vengano condivisi da tutti e difesi, ma io credo che dovremmo rendere grazie a chi ha fatto un sacrificio così grande per noi.
Mentre arrostite salsiccia e stigghiole pensateci.
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