Una rosa di carta per la festa del bocolo.
Con il tutorial trovato qui ho realizzato questa rosa rossa a gambo lungo, ovvero il bocolo (bocciolo) che oggi le donne veneziane ricevono come segno d'amore dai loro mariti, fidanzati, amanti o spasimanti, ma anche alle mamme!
La mia rosa è all'insegna del riciclo, ho usato della carta di giornale e uno stecchino del ristorante cinese che era rimasto spaiato, volendo fare qualcosa di più elegante potete usare della carta velina rossa e del fil di ferro da fioristi per una rosa a gambo lungo.
Il 25 aprile in Italia è la Festa della Liberazione, si ricorda cioè l'anniversario della liberazione dalnazifascismo.Il 25 aprile 1945 i Partigiani, aiutati dagli Alleati, entrarono vittoriosi nelle principali città italiane, mettendo fine ad periodo buio, costellato da lutti e rovine e dando così il via al processo di liberazione dell'Italia dall'oppressione fascista.
A Venezia il 25 aprile si festeggia anche una ricorrenza ben più antica dell'attuale festa nazionale. Oggi è infatti il giorno del Santo Patrono Marco le cui reliquie, che si trovavano in terra islamica ad Alessandria d'Egitto, furono avventurosamente portate a Venezia nel 828 da due mercanti veneziani: Buono da Malamocco e Rustico da Torcello.Si narra che per rubare ai Musulmani il prezioso corpo, i due astuti mercanti lo abbiano nascosto sotto una partita di carne di maiale, che passò senza ispezione la dogana.
Alla giornata di oggi è legata anche una leggenda ben più romantica che riguarda tutte le donne della città.
Nella seconda metà dell'Ottocento tra la figlia del Doge Orso I Partecipazio, Maria, e un giovane di umili origini, un certo Tancredi nacque l’amore. Il Doge ovviamente non approvava la relazione, così la fanciulla consigliò all'amato di andare a combattere contro i Turchi per nascondere la propria condizione con la gloria delle imprese. La fama di Tancredi fece il giro del mondo, il giovane si distinse valorosamente in guerra, ma fu ferito mortalmente e cadde su un roseto. Prima di morire però affidò all’amico Orlando un bocciolo tinto del rosso del suo sangue perché lo consegnasse alla sua amata come estremo pegno d’amore. Il 25 aprile, il giorno dopo aver ricevuto da Orlando il messaggio d’amore dell’innamorato, Maria fu trovata morta nel suo letto con il bocciolo sul petto. Da allora, il 25 aprile la tradizione vuole che lo stesso omaggio sia ripetuto dai veneziani perché ognuno di essi possa esprimere i propri sentimenti alla persona amata.