Sappiamo tutti bene che una giornata contro la violenza sulle donne può sembrare una maschera, un palliativo, un modo per dire in quel giorno “io ci sono” e dimenticarsene in tutti gli altri.
Ma sappiamo anche tutti bene che la violenza sulle donne è tanta, sommessa, nascosta, potente e, troppo spesso, omicida.
Quindi ben venga anche un giorno, forte e chiaro, per non perdere di vista MAI il problema.
La violenza sulle donne non è solo quella tra le mura domestiche, del marito o compagno, ma anche quella dei padri-padroni, dei datori/datrici di lavoro (eh già, molto spesso, le donne fanno violenza ad altre donne); la donna è ancora vittima dei pregiudizi, dei giudizi, delle etichette, di retaggi culturali, religiosi, famigliari.
La donna non può vestirsi/atteggiarsi/comportarsi come vuole e crede, ma deve, suo malgrado, seguire regole e costumi, in quanto donna, madre, moglie, figlia: per ogni azione un comportamento, e se ciò non avviene, la donna deve avere spalle forti per superare tutto quello che le viene addossato.
Perché la violenza non è solo fisica, ma anche verbale.
Negli anni, a supporto delle donne vittime di violenze, sono nate molte associazioni; una tra le tante è PAVIOL, PERCORSI ANTIVIOLENZA O.N.L.U.S.
“Paviol è un‘Associazione di Promozione Sociale, nata a Biella nel 2014 su desiderio di un gruppo di psicologi, psicoterapeuti ed educatori che ne sono i soci fondatori.
PAVIOL offre
• Supporto psicologico, sociale, educativo a soggetti, adulti e bambini, vittime dirette o indirette di violenze.
• Supporto psicologico, sociale, educativo a persone che compiono atti di violenza.
PAVIOL propone
• Momenti di sensibilizzazione, formazione ed informazione sul tema della violenza.
• Collaborazione con altri soggetti pubblici o privati, istituzionali e non, presenti sul territorio, per migliorare la qualità della vita di persone vittime (e/o autori) di violenza.” (dalla pagina web www.paviol.it)
Ciò che lo stato non fa, lo fanno i volontari e i cittadini.
Chiara