Steven Vromman un 54enne belga che dal 2008 ha deciso di vivere con bassissima impronta ecologica.
Ridurre l’impatto ambientaleimpatto ambientale
L'insieme degli effetti (diretti e indiretti, nel breve o nel lungo termine, positivi o negativi, ecc..) che l'avvio di una determinata attività ha sull'ambiente naturale circostante. consumando meno risorse del nostro pianeta è possibile?
Secondo Steven Vromman lo è vivendo con una impronta ecologica bassissima, mantenendo, comunque, una buona qualità della vita.

Noto anche come Low Impact Man, non si è trasferito in campagna o in qualche regione sperduta dell’Africa ma è rimasto nel suo paese, Gent, a circa 50km da Bruxelles. Ha solo modificato le sue abitudini quotidiane, dandogli una grande dose di innovazioni verdi!
PEDALARE – Steven per alimentare il suo pc portatile, utilizza l’energiaenergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J) generata pedalando su una bici collegata ad un generatoregeneratore
Dispositivo che traforma l'energia meccanica in energia elettrica. di corrente. Con 20 minuti di pedalate utilizza il pc per un ora! Il suo lettore mp3 funziona a “dinamo” con una manovella e ha applicato sulle finestre di casa uno strato di carta velina in modo da conservare il calore all’interno della casa; tra i termosifoni e il muro c’è uno strato di alluminio, in modo da non far disperdere il calore nella parete ma reindirizzarlo in tutto l’ambiente casalingo.
DOCCIA DI RUGIADA – Per fare la doccia, Steven ha ideato un sistema per raccogliere l’acqua piovana in una cisterna, l’acqua corrente la usa solo per bere, cucinare e lavare i piatti.
RISPARMIO ENERGETICORISPARMIO ENERGETICO
Con questo termine si intendono tutte le iniziative intraprese per ridurre i consumi di energia, sia in termini di energia primaria sia in termini di energia elettrica, adottando stili di vita e modelli di consumo improntati ad un utilizzo più responsabile delle risorse. – Le bollette a casa Vromman sono diminuite del 60%, ogni giorno utilizza 2 o 3 kwkw
Unità di misura della potenza equivalente a 1.000 Watt. di elettricità e 15 litri di acqua al giorno. Anche sul cibo il risparmio è notevole, compra solo alimenti locali e non confezionati, in casa coltiva pomodori e insalata.
SCARPE NUOVE SOLO PER IL JOGGING - Compra solo indumenti di seconda mano, unica eccezione le scarpe da jogging: «Mi piace andare a correre e le scarpe usate non sarebbero comode». Il concetto di Low Impact Man è, appunto, quello di mantenere un buono stile di vita. «La mia vita costa il 20% in meno rispetto a prima». In un mese Low Impact Man produce 1 kilo di immondizia generica. Il suo recipiente per le lattine e i contenitori vari è lì da un anno senza mai essere stato svuotato, non ancora riempito per i suoi 500 grammi di capacità. Steven in un anno e 1 mese è arrivato ad avere un’impronta ecologica di 1,9 ettari. Il suo traguardo di 1,6 sarà raggiunto quando, a breve, isolerà – in accordo con il proprietario di casa - anche il tetto. Il suo stile di vita vuole essere un esempio per tutti i cittadini, per questo ha rifiutato la candidatura alle prossime elezioni europee nel partito dei Verdi.
ALIMENTAZIONE - Uno dei maggiori cambiamenti è stato a livello dell'alimentazione e di tutta la logistica coinvolta nell’acquisto e nella confezione degli alimenti. Il pesce e la carne sono stati aboliti dal menù, visto che la loro produzione è responsabile di una “quantità enorme di CO2CO2
Gas inodore, incolore e non infiammabile, la cui molecola è formato da un atomo di carbonio legato a due atomi di ossigeno. È uno dei gas più abbondanti nell'atmosfera, fondamentale nei processi vitali delle piante e degli animali (fotosintesi e respirazione).
”. La maggior parte del pranzo è comprata attraverso un food team, comunità di varie famiglie che comprano direttamente dai produttori locali: “loro guadagnano di più e noi paghiamo di meno e sappiamo da dove viene il cibo”. Alcune cose sono biologiche e organiche, ma non tutte, “perché sono troppo care”. Le cose restanti sono comprate nei negozi e nei mercati della zona, ma gli imballaggi sono stati aboliti allo stesso modo, solo alcuni vengono riciclati, ad esempio, per trasportare le uova.
Un cambiamento che ha un riflesso immediato nei rifiuti (non) gettati, uno dei risultati più visibili dell’esperienza: Steve produce un chilo di rifiuti al mese, le bottiglie accumulate entrano in una cassa di legno e il sacco dei rifiuti, lo stesso da quasi 10 mesi, è pieno solo per metà.
