Il 26 dicembre si festeggia Santo Stefano e, come è consuetudine per il Natale, si trascorre con i classici pranzi caratteristici e diversi in ogni regione. In alcune zone d’Italia si può assistere a manifestazioni in piazza, dedicate soprattutto ai bambini, in altre si organizzano pranzi di solidarietà.
Considerato da sempre il giorno in cui si fa visita ai parenti, Santo Stefano è una festa nazionale dal 1947 anno in cui lo Stato Italiano decise di rendere festivo il giorno dopo Natale, mentre prima era un giorno lavorativo.
Il giorno di S. Stefano oltre che da noi è festeggiato pure in Austria, Germania, Irlanda, Danimarca, Catalogna, Croazia e Romania. In altri paesi invece, come per esempio nel Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda e Canada, si celebra il Boxing Day (la Festa della buona volontà e dei regali alle persone bisognose ), che quasi sempre coincide con la festa di Santo Stefano, poichè si celebra il giorno dopo il Natale, a meno che non venga di domenica, quindi o il 26 o il 27 Dicembre.
Quindi il giorno festivo non è causato dalla ricorrenza del Santo, pur esponente importante dei Santi della Chiesa, ma esiste allo scopo di allungare le feste di Natale, come ad esempio il lunedì dell’Angelo, ossia la Pasquetta, che è stata stabilita per lo stesso motivo. Insomma Santo Stefano è un po’ una giornata di riparazione dopo la vigilia ed il giorno di Natale che solitamente vengono vissuti molto intensamente.
Santo Stefano è il Santo invocato contro il mal di pietra, cioè i calcoli, ed è il patrono dei tagliapietre e dei muratori. Poche e incerte sono le notizie che riguardano Santo Stefano: fu probabilmente uno dei primi ebrei a convertirsi, seguì l’insegnamento degli Apostoli e in virtù della sua cultura, saggezza e fede genuina, divenne anche il primo dei diaconi di Gerusalemme.