Una campagna elettorale farcita di populismi, insulti, minacce, recupero di frasari squadristi; di espedienti alla Achille Lauro spacciati per riforme; di delinquenti definitivamente sanciti che si ergono a conduttori del popolo stanco (dopo averlo stremato).
E nessuno di questi che abbia saputo parlare di Europa, dei suoi difetti, ma anche delle enormi opportunità che può offrire: per noi che ci siamo ristretti in uno recinto meschino di odio e sterili antagonismi, l’Europa – pur con tutte le sue storture – è l’unico spazio possibile per recuperare un orizzonte che comprenda cultura, vivere civile, opportunità di lavoro.
Abbiamo dato un’immagine raccapricciante e inaffidabile di noi stessi, sarà difficile e doloroso risalire. Con questi conduttori, poi, l’impresa rischia di essere impossibile.
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