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26/03/2015 - Si allarga ancora il fronte dell'opposizione al Ddl Concorrenza: l'uscita dal Mercato Tutelato deve essere una scelta volontaria

Creato il 26 marzo 2015 da Orizzontenergia

Si allarga ulteriormente il fronte dell’opposizione al Ddl Concorrenza che prevede la fine del Mercato Tutelato e la soppressione dell’Acquirente Unico, determinando così il passaggio obbligatorio delle utenze domestiche attualmente nel mercato tutelato (oltre 20 milioni) e delle piccole e medie imprese alle società di vendita del mercato liberomercato libero
Mercato in cui sia le imprese che producono sia le imprese che vendono energia elettrica operano in regime di concorrenza, stimolando una competizione che può portare benefici ai consumatori in termini di prezzi e qualità del servizio.
.

Le Associazioni dei Consumatori e la Cgil esprimono una netta contrarietà nei confronti di questo provvedimento ingiusto e unilaterale, sia sotto il profilo sociale che economico perché penalizzerebbe i clienti del mercato di maggior tutela lasciandoli privi di protezione. Questa posizione è emersa in occasione dell’incontro tra il sindacato e una rappresentanza delle Associazioni dei Consumatori.

L’uscita dal mercato tutelato deve essere una scelta volontaria dei clienti, dettata solo dalla convenienza, mentre la decisione del disegno di legge risulta ancor più scorretta se si considera che negli ultimi anni tale convenienza non c’è stata: gli ultimi rapporti dell’Autorità per l'energia elettricaenergia elettrica
Forma di energia ottenibile dalla trasformazione di altre forme di energia primaria (combustibili fossili o rinnovabili) attraverso tecnologie e processi di carattere termodinamico (ovvero che coinvolgono scambi di calore) che avvengono nelle centrali elettriche. La sua qualità principale sta nel fatto che è facilmente trasportabile e direttamente utilizzabile dai consumatori finali. Si misura in Wh (wattora), e corrisponde all'energia prodotta in 1 ora da una macchina che ha una potenza di 1 W.
, il gas e il sistema idrico hanno evidenziato che le famiglie passate al mercato libero hanno sottoscritto mediamente contratti più onerosi rispetto al mercato di maggior tutela, del +16,7% nel settore dell'energiaenergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J)
elettrica
(+42,50€ annui per il consumo di una famiglia media) e del +7,9% nel settore del gas (+68,20€ annui), per una maggior spesa complessiva di 121 euro annui.

Inoltre, la soppressione del mercato tutelato costringerebbe le famiglie a scegliere un nuovo contratto di fornitura: è facile prevedere che soltanto una piccola parte dei clienti domestici sceglierebbe un altro operatore rispetto a quello utilizzato finora nel mercato tutelato. La stragrande maggioranza dei consumatori semplicemente rimarrà con il suo fornitore di sempre, ovvero quello collegato alla Società di DistribuzioneDistribuzione
Attività di trasporto (di elettricità o di gas) agli utilizzatori finali attraverso le reti di distribuzione.
. E saranno soprattutto i consumatori vulnerabili quelli più esposti, perché poco mobili e meno capaci di valutare tutte le clausole di un contratto. Questi ultimi pagheranno quindi il conto più caro, poiché troppo grande è la loro disparità di potere contrattuale, non compensabile dal semplice monitoraggio di tali prezzi da parte dell’Autorità per l’energia e/o da quella per la concorrenza.

Occorre poi tenere presente che nell’assetto attuale, una volta eliminato il prezzo di riferimentoprezzo di riferimento
Il prezzo del gas applicato dalle società di vendita agli utenti che non hanno ancora scelto un contratto diverso da quello in corso prima della liberalizzazione. È composto da una quota fissa e da una quota variabile.
del mercato tutelato, che costituisce comunque un benchmark ben visibile, gli operatori potrebbero attuare accorte e graduali strategie di prezzo convergenti, volte ad alzarne il livello per il piccolo consumatore privo di potere contrattuale.

Il paradosso appare ancora più evidente se si considera che da anni denunciamo all'Autorità per l'Energia, al Governo e al Parlamento come il mercato libero energetico sia ancora costellato da pratiche commerciali scorrette e caratterizzato da scarsa trasparenza nelle offerte e spesso maschera una carenza di reali vantaggi economici, con effetti contrari alle aspettative dei consumatori.

Fonte: UNC


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