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26/11/2015 - Bilancio Energetico Nazionale 2014

Creato il 26 novembre 2015 da Orizzontenergia

Il MiSE ha pubblicato, nella sezione Bilancio EnergeticoBilancio Energetico
Rappresentazione dei flussi energetici (produzione, importazione, trasformazione, utilizzazione, esportazione) di una certa area (ad esempio uno Stato o una Regione) o di un soggetto (ad esempio un Gruppo aziendale, un'unità abitativa, ecc...) in un periodo di tempo definito. Esistono diversi tipi di bilanci energetici a seconda che si consideri energia primaria o energia elettrica. Nel bilancio energetico vengono indicate le diverse quantità di energia necessarie al soddisfacimento del fabbisogno: in tal senso esso può rappresentare un valido strumento di controllo dei consumi e, di conseguenza, di risparmio energetico.
del Sito delle Strategie ed Analisi Energetiche, la Situazione Energetica Nazionale nel 2014 e la serie storica dei bilanci energetici con la metodologia EUROSTAT


La sintesi dei dati di maggior rilievo relativi al settore Energia ElettricaEnergia Elettrica
Forma di energia ottenibile dalla trasformazione di altre forme di energia primaria (combustibili fossili o rinnovabili) attraverso tecnologie e processi di carattere termodinamico (ovvero che coinvolgono scambi di calore) che avvengono nelle centrali elettriche. La sua qualità principale sta nel fatto che è facilmente trasportabile e direttamente utilizzabile dai consumatori finali. Si misura in Wh (wattora), e corrisponde all'energia prodotta in 1 ora da una macchina che ha una potenza di 1 W.

La Domanda di EnergiaEnergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J)
Elettrica
nel 2014 è stata pari a 309,0 TWh (dati provvisori), in riduzione del 3,0% rispetto all’anno precedente, che aveva registrato la stessa variazione rispetto al 2012.

L’equivalente in energia primariaenergia primaria
Energia riferita direttamente al combustibile impiegato nelle centrali di produzione elettrica. È definita primaria perché deriva direttamente dallae caratteristiche della fonte, così come si trova in natura, senza trasformazioni in nessun'altra forma.
, necessario per far fronte alla domanda elettricadomanda elettrica
Quantità di energia elettrica che deve transitare sulla rete calcolata come la somma dei consumi degli utenti e delle perdite sulla rete. È sinonimo di fabbisogno elettrico.
, è stato pari a 64,5 Mtep. La penetrazione elettrica – cioè il rapporto tra l’energia elettrica e i consumi energetici globali - è risultata pari al 38,8%, in leggero aumento rispetto alla quota del 2013 (38,1%).

Fuel Mix Nazionale 2014

Mix Energetico - La domanda di energia elettrica in fonti primarie è stata coperta per il 14,9% con energia elettrica importata, per il 40,9% con le fonti idraulica, geotermica ed altre Fonti RinnovabiliFonti Rinnovabili
Una risorsa è detta rinnovabile se, una volta utilizzata, è in grado di rigenerarsi attraverso un processo naturale in tempistiche paragonabili con le tempistiche di utilizzo da parte dell'uomo. Sono considerate quindi risorse rinnovabili:
- il sole
- il vento
- l'acqua
- la geotermia
- le biomasse
, e per il restante 44,2% con la trasformazione di Combustibili Non Rinnovabili in centrali termoelettriche. A quest’ultimo impiego sono stati destinati combustibili solidi per 10,4 Mtep (-4,4% rispetto al 2013), derivatiderivati
Prodotti finanziari il cui valore deriva dall'andamento del valore di una determinata attività (definita "sottostante del prodotto derivato"). I derivati vengono utilizzati principalmente con finalità di copertura dal rischio oppure con finalità di speculazione (intesa nel senso di esposizione ad un rischio per ricavare profitto).
petroliferi per 2,4 Mtep (-4,5%) e gas naturalegas naturale
Idrocarburo che ha un'origine simile al petrolio, che si forma a partire dalla decomposizione anaerobica (cioè in assenza di ossigeno (O2) di microorganismi, attraverso processi biologici avvenuti nel corso delle ere geologiche. La composizione del gas naturale varia notevolmente a seconda del sito di formazione, ma in genere presenta un'alta percentuale di metano (dal 70 al 95 %), anidride carbonica (CO2CO2
Gas inodore, incolore e non infiammabile, la cui molecola è formato da un atomo di carbonio legato a due atomi di ossigeno. È uno dei gas più abbondanti nell'atmosfera, fondamentale nei processi vitali delle piante e degli animali (fotosintesi e respirazione).
), azoto (N2) e idrogeno solforato (H2S).
per 14,6 Mtep (-13,4%).

Nel 2014 l’Intensità Elettrica del PIL a valori concatenati (anno di riferimento 2010) è stata pari a 0,201 kWhkWh
Unità di misura dell'energia elettrica equivalente a 1.000 Wh (wattora), ovvero 1.000 W forniti o richiesti in un'ora.
/€, diminuendo del 2,6% rispetto a quella del 2013, che aveva già registrato una riduzione (-1,3%) rispetto al valore dell’anno precedente. La disponibilità di energia elettrica per il consumo (produzione lorda al netto degli apporti da pompaggio più saldo importazioni dall'estero) ha registrato nel 2014 un valore di 319,9 TWh in diminuzione rispetto al 2013 (-3,1%).

In particolare, le Importazioni Nette dall’estero sono aumentate di 1,57 TWh (+3,7%), mentre la produzione nazionale è diminuita di 11,91 TWh (-4,1%). La variazione della produzione nazionale è spiegata dalla diminuzione della produzione termica tradizionale (-10,1%), di quella da RSU (rifiuti solidi urbani), biomasse (-4,8%) e di quella da pompaggi (-11,0%) mentre è cresciuta la produzione idroelettrica da apporti naturali (+8,1%), quella eolica e fotovoltaica (+6,2%) e quella geotermica (+4,2%).

In particolare, l’incidenza delle Fonti Rinnovabili sul consumo interno lordo (CIL) di energia elettrica (al netto dei pompaggi) ha raggiunto il 36,8% nel 2014 (33,9% nel 2013).

Per quanto riguarda i Combustibili Tradizionali, nel 2014 è proseguita la riduzione del loro utilizzo, in particolare il gas naturale ha registrato una diminuzione del 13,4% rispetto al 2013, con conseguente riduzione della quota sul CIL al 29,5% dal 33,0% realizzato nel 2013. E’ inoltre in calo l’utilizzo di prodotti petroliferi (-4,5%), con una incidenza del 4,4% sul consumo interno lordo totale, e di carbonecarbone
Il carbone è una roccia sedimentaria composta prevalentemente da carbonio, idrogeno e ossigeno. La sua origine, risalente a circa 300 milioni di anni fa, deriva dal deposito e dalla stratificazione di vegetali preistorici originariamente accumulatisi nelle paludi. Questo materiale organico nel corso delle ere geologiche ha subito delle trasformazioni chimico-fisiche sotto alte temperature e pressioni. Attraverso il lungo processo di carbonizzazione questo fossile può evolvere dallo stato di torba a quello di antracite, assumendo differenti caratteristiche che ne determinano il campo d'impiego.
I carboni di formazione relativamente più recente (ovvero di basso rango) sono caratterizzati da un'elevata umidità e da un minore contenuto di carbonio, quindi sono 'energeticamente' più poveri, mentre quelli di rango più elevato hanno al contrario umidità minore e maggiore contenuto di carbonio.
(-4,5%), la cui incidenza sul CIL è stata del 14,9%.


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