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27 Gennaio 1945- 2014

Creato il 27 gennaio 2014 da Cristiana2011 @cristiana2011

Se non fosse per un commento fatto qualche giorno fa da mio marito, avrei ignorato questo ulteriore sogno di grandezza del terzo reich:

Il 3 luglio 1940 il ministero degli Esteri del Reich presentò la sua proposta: il nuovo vice-responsabile agli affari ebraici del ministero, Franz Rademacher(alle dipendenze di Martin Luther), propose in un documento la deportazione di tutti gli ebrei in Madagascar, dove avrebbero vissuto sotto sorveglianza tedesca come garanzia in caso di complicazioni con la comunità ebraica americana . Il "piano Madagascar", sembrò realizzabile, in vista della vittoria finale ritenuta imminente sulla Gran Bretagna, e venne divulgato a livello diplomatico..

Purtroppo la "soluzione finale" fu un'altra,, come tutti sappiamo, come tutti dovranno sapere nei secoli futuri.

http://www.lastampa.it/2014/01/16/cultura/contro-il-giorno-della-memoria-GKkosn3Gh3Ddz5qNYBOQMJ/pagina.html

Contro il Giorno della Memoria

Un provocatorio pamphlet di Elena Loewenthal. Se solo si potesse dimenticare, la storia della Shoah...

Come si fa a scendere a patti con una storia così?

Come si fa a farci i conti?

A togliersela dalla testa, a non trasformarla in un'ossessione,

a evitare che ti si aggrovigli dentro?

merci con il suo sferragliare pesante [...] Altro che GdM.

Posso capirla, o forse no, anzi proprio no.

Chi non ha vissuto di persona, o attraverso membri della famiglia, quell'oscuro periodo, non può capire, non può immagianare l'onere che ciò comporta. I ricordi dei sopravvisuti possono essere insopportabili. Ricordo la storia di un rappresentante, di origine austriaca e scampato alla persecuzione , che Giorgio incontrava in Messico per lavoro. Ogni volta che s'incontravano gli raccontava qualche episodio ricavato dai suoi ricordi : i parenti sterminati, il fatto di essersi salvato, il senso di colpa, gli incubi che gli rovinavano il sonno; fatto sta che la ditta ricevette un giorno, la notizia del suicidio del Sig Wallach.

L'autrice traccia il profilo di Adolf Eichmann: un uomo mediocre, che vive di idee altrui

Era semplicemente una persona completamente calata nella realtà che aveva davanti: lavorare, cercare una promozione, riordinare numeri sulle statistiche, ecc. Più che l'intelligenza gli mancava la capacità di immaginare cosa stesse facendo.

Questa lontananza dalla vera realtà e la mancanza di idee sono il presupposto fondamentale della tentazione totalitaria, che tende ad allontanare l'uomo dalla responsabilità del reale, rendendolo meno di un ingranaggio in una macchina.

In parole povere, ognuno di noi può essere soggiogato dal male. Mi spaventa questa visione perchè presuppone azioni deleterie in nome di qualcosa che non esiste, in nome di un nulla tanto incosciente, quanto malvagio.

27 Gennaio 1945- 2014


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