di Paolo Ferrero – La buonuscita di 27 milioni per Montezemolo, cacciato dalla Ferrari per scarsi risultati, è un insulto ai lavoratori italiani che per guadagnare quella cifra devono lavorare duemila (2.000!) anni. In un paese in cui i lavoratori non arrivano alla fine del mese, che la ricchezza da loro prodotta venga regalata da Marchionne ad un dirigente incapace ha un nome solo: è un furto, una rapina fatta ai danni dei lavoratori dai manager e dai padroni. Una rapina ignobile che parla di uno sfruttamento bestiale, inconcepibile in una società che si vuole civile. I 27 milioni a Montezemolo sono un furto e parlano della barbarie del capitalismo neoliberista in cui viviamo. E poi dicono che uno diventa comunista…
Da Rifondazione.it
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