Claudio De Vincenti, Vice Ministro dello sviluppo economico, in risposta all’interrogazione parlamentare in commissione 5-04223 alla Camera.
Claudio De Vincenti, Vice Ministro dello Sviluppo Economico, in risposta all’interrogazione parlamentare presentata dalla parlamentare Chiara Braga, nella quale si interrogava il dicastero circa le azioni che questo Governo intende attuare per consentire uno sviluppo economicamente efficiente delle fonti rinnovabilifonti rinnovabili
Una risorsa è detta rinnovabile se, una volta utilizzata, è in grado di rigenerarsi attraverso un processo naturale in tempistiche paragonabili con le tempistiche di utilizzo da parte dell'uomo. Sono considerate quindi risorse rinnovabili:
- il sole
- il vento
- l'acqua
- la geotermia
- le biomasse in relazione alla soglia degli incentivi alle FER elettriche introdotta con il decreto ministeriale 6 luglio 2012 in recepimento delle linee guida europee e i relativi tempi.
Risposta scritta pubblicata Giovedì 22 gennaio 2015 nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente) 5-04223
Va premesso che l'attuale sistema incentivante, in materia di fonti rinnovabili di energiaenergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J), è quello che meglio risponde all'esigenza di certezza preventiva dell'investimento che l'interrogante richiama: per richiedere l'iscrizione al registro o la partecipazione alle aste è necessario, infatti, aver completato la sola fase di autorizzazione ovvero, in alcuni casi più complessi, solo una parte di essa. Si tratta di uno step che richiede un periodo usualmente ben più ridotto dei 4-5 anni richiamati nelle premesse dell'atto in esame.
Inoltre, l'iscrizione in registro in posizione utile (o l'aggiudicazione a esito di un'asta) garantisce la certezza di accesso agli incentivi, sempreché siano rispettate le condizioni e i termini stabiliti dal Decreto del 6 luglio 2012, e dunque una migliore finanziabilità del progetto.
Sulla questione posta circa le modalità di calcolo del «contatore» degli incentivi e la variazione dello stesso «contatore» rispetto al prezzo dell'energia, si rilevano due considerazioni:
a) per dare maggiore certezza sulla remunerazione dell'investimento in energie rinnovabilienergie rinnovabili
Una risorsa è detta rinnovabile se, una volta utilizzata, è in grado di rigenerarsi attraverso un processo naturale in tempistiche paragonabili con le tempistiche di utilizzo da parte dell'uomo. Sono considerate quindi risorse rinnovabili:
- il sole
- il vento
- l'acqua
- la geotermia
- le biomasse, Governo e Parlamento hanno scelto a suo tempo di prevedere tariffe fisse, calcolate come somma del prezzo dell'energia e della componente incentivante. Tale scelta, più volte sostenuta anche dagli operatori del settore, è indubbiamente quella che assicura ricavi costanti ed invarianti rispetto alle fluttuazioni del prezzo all'ingrosso dell'energia elettricaenergia elettrica
Forma di energia ottenibile dalla trasformazione di altre forme di energia primaria (combustibili fossili o rinnovabili) attraverso tecnologie e processi di carattere termodinamico (ovvero che coinvolgono scambi di calore) che avvengono nelle centrali elettriche. La sua qualità principale sta nel fatto che è facilmente trasportabile e direttamente utilizzabile dai consumatori finali. Si misura in Wh (wattora), e corrisponde all'energia prodotta in 1 ora da una macchina che ha una potenza di 1 W., garantendo maggior bancabilità ai progetti;
Ne consegue tuttavia che, a fronte di un calo del prezzo all'ingrosso, è necessaria una maggiore contribuzione a carico delle tariffe elettriche, proprio per garantire all'operatore ricavi costanti. Di tali variazioni, naturalmente, risente in maniera trasparente il contatore: dal momento che il prezzo dell'energia sta conoscendo una fase di costante riduzione, l'onere sulla spesa per incentivi sta crescendo più rapidamente del previsto;
b) conteggiare gli impegni di spesa relativi a tutti gli impianti accettati, ancorché non ancora in esercizio, è indispensabile per «prenotare» a favore dell'investitore lo spazio nell'ambito delbudget previsto, altrimenti il rischio di impresa crescerebbe in modo non gestibile.
In merito al prossimo raggiungimento del tetto di 5,8 miliardi di euro e al conseguente paventato stop agli investimenti, si conferma che il GSE ha aggiornato al 30 novembre 2014 il Contatore del «costo indicativo cumulato annuo degli incentivi», risultato pari a circa 5,390 miliardi di euro.
In linea con quanto previsto dalla Strategia Energetica Nazionale e con gli scenari al 2030, il Ministero è orientato a confermare il sostegno al settore delle fonti rinnovabili e, in tal senso, sta già lavorando per dare continuità agli investimenti nel settore.
In particolare, è allo studio un meccanismo che sia anche di progressivo avvicinamento alle indicazioni di cui alle nuove linee guida UE in materia di Aiuti di Stato, sfruttando i tempi transitori da esse previsti.
Il sistema, oltre che tendere al nuovo modello europeo, dovrà essere caratterizzato da una maggiore efficienza, anche visto l'avvicinamento alla grid-parity di alcune fonti: ciò è in linea con l'esigenza di inserire il settore delle rinnovabili nelle ordinarie regole di mercato e con la politica governativa di contenimento degli oneri per i cittadini ivi inclusi quelli che gravano sulle componenti tariffarie dell'energia. Le risorse economiche per le nuove installazioni, come evocato anche dall'Interrogante, saranno rinvenibili dall'uscita dei vecchi impianti dai previgenti meccanismi, spesso inefficienti da un punto di vista della spesa, e dalla proiezione dell'andamento del «contatore» nel medio termine, garantendo la maggior accuratezza possibile fra la previsione di spesa e gli oneri che i consumatori di energia elettrica saranno realmente chiamati a sostenere. In tal modo, sarà possibile finanziare nuove iniziative senza aumentare la spesa in bolletta.