questa datazione del mondo normale
questo millimetrasi in corpo
altezze elargite dal caso
la fausta intolleranza
delle procure che mi affliggi
scegliendomi ogni volta il nome
io condanno
e somministro la procura
di crederti fino
l’inesistenza del dono:
credere all’innocenza
di non crederti innocente
rispondere di credere creduta sempre
quell’innocenza
averla creduta riparare qualcosa
di fondo in opera con l’innocenza
del non innocente
credere con calma ai segni
che la inesistono e al suo preciso
essere illogica che non può
essere solo specchiarti
questa mancanza alle pratiche
deve essere innocente
una specie di fiotto che deduce importanze
da una derrata commestibile
i campi elisi di una libagione invenduta
dove ci troviamo alle volte
armati, a non bere
