28 marzo: Gaga the Lady

Certo che se c’è un’icona folle ed inarrestabile al mondo sotto sotto scorre sempre sangue italiano. E la cosa che mi fa ridere sempre un sacco è che questi idoli con nomi esotici o futuristici poi di cognome fanno Ciccone o Germanotta. Che sembrano prof di educazione fisica delle medie!

Comunque sia, lady Gaga (che si fa chiamare cosi in onore di Freddy Mercury) ha capito che per diventare un idolo non bastano le canzoni: così si veste di carne cruda, palline di plastica (non quelle da schiacciare però), mette cappelli che nemmeno Philip Treacy potrebbe architettare e zeppe che Priscilla la regina del deserto sembra avere le ballerine a confronto.

Però è una che si è tolta uno sfizio che tante vorrebbero: ad uno che l’ha lasciata ha minacciato “non potrai pèiù entrare in un bar a ordinare un caffè senza sentire dagli altoparlanti la mia voce che canta”. E così fu. Pensate a lui quando è successo

Insomma Lady Gaga canta e anche discretamente, si veste da dio (secondo me), sa farsi attendere e stupire e sa usare la sua notorietà per lotte filantropiche: si schiera dalla parte dei panda con l’Unicef ma anche di lesbiche, gay, bisessuali e transgender. E a me piace… forse finalmente la smetteremo di giudicare dalle apparenze.

STEFANI JOANNA ANGELINA GERMINOTTA E’ NATA A NYC IL 28 MARZO 1986 SOTTO IL DETERMINATO SEGNO DELL’ARIETE