Secondo la ricerca di Lorien Consulting e La Nuova Ecologia presentata ieri al Forum QualEnergia, per la maggioranza degli italiani il futuro è rinnovabile.
Il governo Renzi, in calo di fiducia, bocciato su tutte le politiche ambientali, con gli italiani che fissano l'obiettivo 100% rinnovabili al 2050, nonostante la crisi.
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É molto alta la sensibilità degli italiani verso le tematiche ambientali, nonostante i morsi della crisi. Questo in estrema sintesi è ciò che risulta dalla ricerca effettuata da Lorien Consulting, effettuata in esclusiva per il "Forum QualEnergia?" che fotografa l'atteggiamento degli italiani circa i temi ambientali, le risorse e la sostenibilità.
Per ripartire: agricoltura di qualità, ricerca e rinnovabili
Il dato di contesto è quello che riguarda la fiducia nell'esecutivo di Matteo Renzi che è scesa dal 66% immediatamente dopo le elezioni europee al 49%. Per quanto riguarda la disponibilità degli italiani a maggiori sacrifici per ridurre l'impatto ambientale in calo rispetto all'anno precedente c'è stato, ma il 63%, era il 77% nel 2013, dei cittadini italiani è ancora disposta a farli, cosa che conferma un buon radicamento della coscienza ambientale degli italiani. Un fatto che è ribadito anche dalla scelta degli asset strategici da parte degli italiani per ripartire. Per 51 italiani su cento l'agricoltura e la produzione alimentare d'alta qualità è l'asset vincente, mentre la ricerca e il sistema universitario d'eccellenza guadagnano l'argento con un 49% e un bronzo quasi ex equo va alle energie rinnovabilienergie rinnovabili
Una risorsa è detta rinnovabile se, una volta utilizzata, è in grado di rigenerarsi attraverso un processo naturale in tempistiche paragonabili con le tempistiche di utilizzo da parte dell'uomo. Sono considerate quindi risorse rinnovabili:
- il sole
- il vento
- l'acqua
- la geotermia
- le biomasse con un 37% e all'ecoturismo, con un 36%.
Governo bocciato sulle politiche ambientali
La novità arriva dall'estrazione petrolifera sul nostro territorio, difesa a spada tratta dal Governo, con il controverso provvedimento "Sblocca trivelle" che, se si votasse in un referendum, sarebbe abrogato. Il 51% degli italiani è contrario ad altre trivellazioni petrolifere, solo il 37% si dice favorevole, mentre la sorpresa arriva dalla segmentazione del parere per partito d'appartenenza. Il Pd è spaccato in due con un 48% a favore e il 47% contro, mentre ben il 55% degli elettori di Forza Italia boccia senza appello il provvedimento. Ciò a dimostrazione di come la sensibilità ambientale sui grandi temi sia trasversale. E l'esecutivo viene "rottamato" anche più in generale sul fronte delle politiche ambientali, visto che il 53% degli italiani boccia il Governo sia sulla tutela ambientale, sia sulla promozione della green economy.
Rinnovabili, efficienza e riduzione del traffico per difendere l'ambiente
E gli italiani hanno le idee chiare anche in tema di interventi su energie e industrie, quando si parla di clima. Il settore prioritario per lottare contro i cambiamenti climatici è la conversione della produzione elettrica a rinnovabili, al secondo posto si pone la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni dirette delle industrie e al terzo gradino del podio troviamo la riduzione del traffico merci su gomma. Si tratta di scelte politiche importanti, queste, che di sicuro contribuiscono a rafforzare la convinzione che hanno gli italiani, circa il fatto che si possa centrare l'obiettivo del 100% d'energia elettricaenergia elettrica
Forma di energia ottenibile dalla trasformazione di altre forme di energia primaria (combustibili fossili o rinnovabili) attraverso tecnologie e processi di carattere termodinamico (ovvero che coinvolgono scambi di calore) che avvengono nelle centrali elettriche. La sua qualità principale sta nel fatto che è facilmente trasportabile e direttamente utilizzabile dai consumatori finali. Si misura in Wh (wattora), e corrisponde all'energia prodotta in 1 ora da una macchina che ha una potenza di 1 W. da fonti rinnovabilifonti rinnovabili
Una risorsa è detta rinnovabile se, una volta utilizzata, è in grado di rigenerarsi attraverso un processo naturale in tempistiche paragonabili con le tempistiche di utilizzo da parte dell'uomo. Sono considerate quindi risorse rinnovabili:
- il sole
- il vento
- l'acqua
- la geotermia
- le biomasse entro il 2050.
"La green economy, nonostante la crisi tiene, e rappresenta, per una buona parte degli italiani, una priorità netta - afferma Luca Biamonte, Direttore delle Relazioni Esterne dell'Editoriale Nuova Ecologia - Si tratta di una sensibilità che purtroppo è estranea a una parte rilevante del mondo politico, impegnato in continui attacchi alle fonti d'energiaenergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J) rinnovabili e di sviluppo delle fonti fossili, nonostante l'elettorato di un partito di Governo come il Pd appaia spaccato in due".