Full Metal Jacket @ Capannina
La discoteca che quest’anno ospiterà il Capodanno Versilia dedica una serata al capolavoro di Stanley Kubrick.
Una Capannina in versione militare con costumi e scenografie a tema, è questo lo scenario (di guerra) in cui andrà in scena l’ultima serata del Novembre dedicato al Cinema. Un’ultima impresa che, come le precedenti serate, attirerà un nutrito pubblico di curiosi, appassionati e fan irriducibili de La Capannina di Franceschi.Dopo le serate dedicate a Thelma & Louise, Titanic Il Grande Gatsby, il quarto e ultimo evento del ciclo “La Capannina Cinema” è dedicato alla pellicola del 1987 diretta da Stanley Kubrick. Un film di guerra, che affronta il controverso tema della Guerra del Vietnam, ispirato al romanzo Nato per uccidere (The Short-Timers) scritto da un ex Marine e corrispondente di guerra che ha collaborato alla sceneggiatura. Il titolo originale si riferisce alla guaina in rame dei proiettili incamiciati, citati da uno dei protagonisti a metà della storia. Fai sapere a chi vuoi tu con i tasti qui sotto
Una serata ad altissimo contenuto di divertimento da non perdere e da prenotare adesso. Fallo ora:
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La serata offre un cast artistico d’eccezione:
- Live band OSX Band
- Main Room Stefano Seppia Dj
- Privè Stefano Natali Dj
- Piano Bar Stefano Busà
Full Metal Jacket, il film.
da wikipedia l’enciclopedia libera.
Full Metal Jacket è forse il più teatrale di tutti i film di Kubrick, governato da una scenografia fortemente unitaria ma paradossalmente e incomprensibilmente poco rappresentativa, decisamente inverosimile. Questa scenografia, così apertamente lontana da tutte le possibili immagini del Vietnam, costituisce una sfida al buon senso, carica com’è di estraneità inquietante e nello stesso tempo pervasa da un oscuro senso di familiarità. Molto più credibile, infatti, era la rappresentazione di Michael Cimino (Il cacciatore 1978), di Francis Ford Coppola (Apocalypse Now 1979), o di Oliver Stone (Platoon 1986), con i villaggi di paglia, gli effetti speciali, i trucchi e l’intrico della foresta, in cui il Vietnam veniva ricostruito, ricomposto visivamente, come in tutti gli altri film del genere. La scelta di Kubrick sta, invece, nella decisione di rappresentare il Vietnam per disuguaglianze. È una scelta che si fonda sulla sostituzione di elementi più che la loro ricostruzione; Full Metal Jacket è perciò un film allegorico dove non occorre che le cose si adeguino a quello che devono rappresentare. Un tale conflitto rafforza la potenza simbolica delle immagini e l’ambiguità diviene assoluta. Questa impostazione produce e scatena nello spettatore una serie infinita di associazioni, tanto che dentro questa guerra ne possiamo racchiudere numerose altre; non è la guerra in Vietnam che si vuol rappresentare ma la guerra. Kubrick cancella così il Vietnam, come cancella il nemico, per cui i marines saranno costretti a fronteggiare solo se stessi.
Full Metal Jacket, rispetto ai precedenti film di guerra, e in modo particolare rispetto a tutti quelli sul coinvolgimento americano in Vietnam, è un film sulla psicologia della follia, sulla psicoticità della natura umana, ed è, in rapporto al modo ormai consolidato di fare cinema da parte di Kubrick, contrassegnato da quel «gusto per la sorpresa e per il cambiamento», in cui Michel Ciment ravvisa «uno dei segni della [sua] modernità», un oggetto spiazzante, un’opera in cui la familiarità dello spettatore con la tipologia cui esso dovrebbe appartenere, viene, come d’abitudine, mantenuta e tradita nel medesimo tempo. Il Vietnam è qui un referente del tutto elusivo, privo di un qualsivoglia spessore simbolico, mentre il linguaggio totalmente anti-retorico che infarcisce l’opera impedisce alla “guerra” di elevarsi a metafora e la fa invece ricadere su sé stessa, esponendo agli spettatori il suo lato più feroce, insensato e soprattutto “realistico”
Vantaggi della prenotazione in Capannina.
Anche in questo weekend, ti basta una semplice chiamata, un messaggio o una mail puoi assicurarti:
- le migliori “formule Capannina” ;
- i vantaggi (come l’ingresso senza fila) che la discoteca di Forte dei Marmi riserva ai suoi migliori ospiti;
- la possibilità di cenare coi menu speciali di Halloween creati da David Romagnoli e/o di riservare un tavolo per tutta la sera;
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