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La cosa viene definita: "Teoria del tempo fantasma".
Non si tratta di niente di paranormale o difficilmente comprensibile, ma di uno studio che, numerosi ricercatori e professori universitari, stanno approfondendo per chiarire una discrepanza temporale, un canyon, di ben 297 anni.
Il motivo è presto detto e, insieme, difficilmente credibile a primo impatto: gli anni trascorsi tra il 614 e il 911 compresi, cioè in piena epoca medievale, non sarebbero mai esistiti.
La cosiddetta ipotesi del Tempo Fantasma è stata formulata da tre studiosi in tempi diversi: Hans-Ulrich Niemitz (ex direttore del Centro di Storia e Tecnologia di Berlino, 1946-2010), Heribert Illig (storico tedesco) e Anatolij Timofeevic Fomenko (matematico, fisico e professore dell'Università statale di Mosca.
Tutto cominciò da Ulrich
Il primo ricercatore che formulò l'ipotesi del Tempo Fantasma fu Hans-Ulrich Niemitz che nel suo articolo "The Phantom Time Hypothesis" espose tre tesi fondamentali: 1) Centinaia di anni fa, il nostro calendario fu manipolando aggiungendovi 297 anni che non si sono mai verificati; 2) Ora ci troviamo in un anno che è 297 anni più avanti di quello che dovrebbe essere; 3) Chi ha elaborato queste ipotesi non è un eccentrico.
Vista così, l'ipotesi potrebbe apparire qualcosa di deliberatamente creato ad arte per far parlare di sé. Ma andiamo con ordine.
I ricercatori si sono occupati dello studio di numerosi documenti risalenti al periodo suddetto che non sarebbero altro che dei falsi. In poche parole, nel Medievo sarebbe stati creati numerosi documenti che riportavano eventi e racconti che venivano datati centinaia di anni prima e che, così, sarebbero entrati in contrasto con la storiografia ufficiale fino non solo a farne parte, ma anche e, soprattutto, a condizionare il conteggio cronologico successivo.
Questo fu il tema di un convegno internazionale che si svolse nel 1986 a Monaco e che espose, nel suo intervento, il presidente della Monumenta Germanie Historica: Horst Fuhrmann.
Heribert Illig si interessò subito al tema e si chiese per quale motivo sarebbero stati creati così tanti falsi e per quale motivo. Illig approfondì allora il tema delle fonti documentali ed analizzò migliaia di testi, tra i quali i cosiddetti "falsi", fino a quando, assieme ai suoi collaboratori, non giunse allo studio della nascita e dell'introduzione del Calendario Gregoriano nel 1582 (per opera di papa Gregorio XIII) e che ancora oggi utilizziamo.
La svolta?
Il calendario gregoriano fu creato ed introdotto per soppiantare il calendario giuliano, che risaliva al 45 a.C., per correggere una differenza di dieci giorni che andavano ad accumularsi a causa di un errore di calcolo astronomico che faceva durare 10,8 minuti in più un anno calcolato con il calendario Giuliano.
Tuttavia, per Illig i dieci giorni in più si sarebbero accumulati solo a partire dal 1257 e nel XVI secolo si sarebbe deciso di riconsiderare tutto basandosi sul nuovo e corretto calcolo (calendario gregoriano) andando alla ricerca di tutti i fatti risaliti prima di quell'anno, tra i quali sarebbero finiti anche i "famosi" 297 anni in più.
Una delle considerazioni più forti di Illig, in relazione al suo studio, sarebbe che la dinastia carolingia non sarebbe mai esistita, ma che si tratterebbe solo di un mito medievale. E così, ovviamente, Carlo Magno.
Una follia?
Heriber Illig conitnuò a studiare i documenti in suo possesso e quindi spostò la propria attenzione sui reperti fisici che sarebbero risalenti a quel periodo. E, effettivamente, i ricercatori confermarono che di oggetti, ma anche costruzioni, databili tra il 614 e il 911 d..C., ce ne sono ben pochi.
Gli altri studiosi hanno però ribattuto alle ipotesi di Illig con gli studi astronimici e la concordanza di questi con il passaggio di corpi celesti come la Cometa di Halley.
Inoltre, per quanto riguarda l'introduzione del calendario Gregoriano c'è da dire che l'intento vero e consatato era quello di portare il calendario giuliano in linea a quello che risaliva al 325 d.C. (anno del Consiglio di Nicea in cui si stabilì la data della domenica di Pasqua fissando l'equinozio di primavera al 20 marzo del calendario giuliano), e non al 45 a.C.
I tre secoli reclamati da Illig, allora, non sarebbero altro che quelli trascorsi tra il 45 a.C. e il Concilio di Nicea.
Tutto riaperto
Per quanto, tuttavia, la storiografia ufficiale difenda il calcolo nominale che dice che adesso ci troviamo nel III secolo d.C., altri ricercatori hanno riaperto il dibattito intorno al Tempo Fantasma.
Il matematico Anatolij Timofeevic ha elaborato una teoria del tutto simile a quella di Illig e Niemitz, ma indipendente.
La Nuova Cronologia
Timofeevic è l'autore della cosidetta Nuova Cronologia, una teoria per la quale i fatti avvenuti nella storia si sarebbero verificati in tempi cronologicamente diversi da quelli a noi conosciuti. La teoria di Timofeevic afferma che la cronologia tradizionale consista in quattro copie della "vera" cronologia (i fatti effettivamente accaduti) che si sovrappongono, spostate indietro nel tempo di intervalli significativi (da 300 a 2000 anni) con alcune revisioni.
Per cui tutti i personaggi di cui si sente parlare, o si legge, risalenti a prima dell'XI secolo, sarebbero irreali, fittizzi, o "immagini riflesse fantasma" di eventi o personaggi medievali, trasporatit da errori intenzionali o da errate datazioni accidentali di documenti storici.
La Nuova Cronologia è così più corta, molto più corta, di quella convenzionale. L'Antico Egitto, la Gregia antica e la storia romana sarebbero comprese tutte nel Medioevo e l'Alto Medioevo viene eliminato.
Secondo Fomenko, altro ricercatore, la storia che conosciamo dell'umanità sembrerebbe risalire all'800, visto che degli eventi che si sarebbero verificati tra l'800 e il 1000 non esisterebbe quasi nessuna informazione attendibilie.
Qual è la verità?
Nessuno lo sa ancora. Nessuno. E forse per molto altro tempo sarà così. Per quanto in molti contestino sia l'ipotesi del Tempo Fantasma che la Nuova Cronologia, infatti, sono ben pochi ad aver fornito spiegazioni a supporto delle loro critiche; la maggior parte dei commenti sono solo critiche indignate prive però di
spiegazioni.
Forse è ancora lontana una soluzione che aiuti a comprendere se sia vero o meno che esistano nella nostra cronologia degli eventi che non si sono mai verificati e 297 anni in più nel nostro calendario. Per adesso, però, sappiamo solo che la comunità scientifica è divisa e che, semmai fosse vera l'ipotesi del Tempo Fantasma, ci troveremmo di fronte ad una delle più grandi manipolazioni della storia che si siano mai viste, o sentite. E che molto di quello che sappiamo dovrebbe essere riscritto.
Fonte documentale per la stesura dell'articolo: www.ilnavigatorecurioso.it
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