Ma quel missile non avrebbe dovuto colpire il Boeing della Malaysia Airline, ma era diretto ad un altro velivolo. E il tam tam che corre in rete è inquietante: "Quel missile era diretto all'aereo di Putin".
Il Boeing si è schiantato su una vasta radura vicina a Shaktiarsk, una quarantina di km a est di Donetsk e ad una cinquantina dal confine russo. A bordo c'erano prevalentemente turisti olandesi, in gran parte diretti in vacanza a Bali. Molti i bambini, pare una ottantina.
Pianto, rabbia e disperazione. La guerra è un evento tragico sempre, comunque, ovunque e per chiunque. Purtroppo, sono ancora tanti, troppi, i focolai di guerra che ogni giorno mettono a ferro e fuoco intere popolazioni gettandole nella tragedia di una guerra senza più case, senza più le loro cose, gli affetti più cari e senza la speranza di poterne uscire fuori vivi. Ma sono eventi distanti da noi. Ci arrivano come echi lontani sulle pagine dei giornali o sullo schermo a led della tv di ultima generazione. Lontani da noi, fino a quando non te li ritrovi catapultati addosso, dentro casa, improvvisi e inattesi, magari per un viaggio di piacere, per un lavoro fuori sede, per un figlio che studia all’estero. Ma questi sono soltanto gli effetti collaterali di una guerra lontana dai nostri confini! Ai potenti del mondo, a chi decide le guerre, la vita umana non interessa. Per loro gli esseri umani sono dei numeri. Numeri senza valore. Per loro conta soltanto il business: spremere quelle vite per ricavarne il maggior profitto!
Afghanistan, Siria, Iraq, Libia, Kenia, Nigeria, Gaza, Israele, Ucraina: quale sarà la prossima guerra? Quanta altra gente innocente dovrà ancora pagare con la vita gli sporchi affari dei potenti del mondo? Se i soldi e le energie spese per armamenti, materiali, uomini e mezzi impiegati nei conflitti bellici fossero destinati a risolvere i problemi della povera gente non assisteremmo più a tragedie umane tanto devastanti! Ma tutti noi, sì anche noi, scegliamo la commiserazione, il compianto per poi fare spallucce autoassolvendoci nel dire “ma io non sono nessuno, che ci posso fare!?”. E voltiamo pagina. Intanto milioni di essere umani continuano a morire di guerra, di fame, di malattia e disperazione. Vendere guerra rende di più che esportare pace!