3 Cose che Cerco in un Blog di Viaggi

Creato il 14 aprile 2014 da El3naliv

Sulla scia di un vecchio post di Angelo Zinna "5 cose che non vorrei più leggere su un travel blog" e di molti altri post sparsi in giro per la rete, dico la mia sulla questione blog e blogger di viaggi. Cerco sempre di stare lontana dalle polemiche perchè, a dirla tutta, non mi interessano. Sarà che sono una viaggiatrice indipendente e non sento di rientrare pienamente nella categoria "travel blogger", sarà che nella sezione Contatti specifico chiaramente "Non partecipo a blogtour" per tenermi fuori da esperienze che non rientrano nei miei gusti e per evitare le polemiche spesso innescate dagli stessi ma ho voglia comunque di esprimere la mia opinione. 


Di frequente mi ritrovo a cercare informazioni sul web per progettare i miei itinerari e, da blogger quale sono, mi trasformo  in follower, in lettrice. E' da questa prospettiva che voglio offrirvi il mio pensiero sulle cose che cerco (e pretendo) da un travel blog. 

1) Cerco opinioni credibili


Non è credibile che tutte le destinazioni visitate siano meravigliose, spettacolari, imperdibili. Siate seri, possibile che in un viaggio non abbiate mai visitato una località inutile come una scarpa rotta? E' vero, è molto più semplice scriver bene di una località, parlare per opinioni condivise. Nella prospettiva della narrazione i tempi di scrittura diminuiscono, non c'è bisogno di argomentare i diversi motivi per i quali una destinazione non ci è piaciuta e non ci si espone alle consuete critiche di chi ragiona tramite stereotipi creati da colorati cataloghi di agenzia di viaggio. Ma è davvero possibile che non ci sia un solo luogo visitato che non abbia corrisposto alle aspettative? Sono tutte delle "piacevoli sorprese"? Alla sagra della polenta in Valfurva (ho tirato un nome a caso) o in una introvabile città della Cina è davvero tutto bello, da non perdere, con i prati in fiore, gli uccellini che cinguettano e le caprette che fanno ciao? Ma per favore. 
2) Cerco viaggi, non markette
In un blog di viaggi cerco viaggi, mi sembra scontato. Non cerco blogtour, non cerco un "potete soggiornare e prenotare con uno dei migliori servizi..." linkato a un servizio scadente/semi-sconosciuto, non cerco insomma viaggi legati ad Enti o agenzie di digital marketing. Cerco viaggi con la V maiuscola e con il tempo mi accorgo che sono sempre più difficili da trovare. Per fortuna c'è chi sopravvive e sfugge a questa strana logica markettara che spesso finisce per distruggere la reputazione stessa del blogger trasformandolo in un "venduto". 
Posso dirlo a gran voce? Amo tutti i blogger che viaggiano controcorrente. I blog che prediligo sono quelli liberi e senza freni, quelli che fanno esclamare "wow" mentre si leggono e causano in me spirito di competizione (e talvolta ansia da prestazione) quando scrivo. Leggendoli sono sicura che i post pubblicati sono frutto di esperienze tangibili, svincolate da tutto ciò che è "da scrivere", pardon "da vendere". 
Parlando di markette, una realtà conosciuta nel campo dei viaggi mi ha recentemente contattato dicendomi "Se metti il nostro link nei tuoi post sugli USA ti offriamo un tot". Il markettaro doc non ci avrebbe pensato due volte e, nonostante la poca convenienza del prodotto, avrebbe concesso ampio spazio all'azienda attirato dalla grande visibilità di quest'ultima. "Tanto è un marchio".... e questo modus ragionandi è un dato appurato, dal momento che ho visto il link sventolare in altri siti dedicati al mondo dei viaggi. Considerato che amo portare rispetto ai ragazzi, ragazze, famiglie, che mi chiedono aiuto nella progettazione dei loro itinerari non ho avuto problemi a scartare la proposta e credo che così dovrebbe comportarsi chiunque si appresti a consigliare servizi via web. Se avessi scritto un #nevadofiero come motivo di orgoglio avrei scritto questo: Viaggiare Oltre non si compra. Non linkate servizi solo perchè sono conosciuti, provateli. Marchio non è di per sè sinonimo di qualità e garanzia. Se avessi dato credito al link riportato su quei siti e avessi organizzato un viaggio negli States con quell'azienda spendendo quella cifra, al ritorno vi avrei infamato. Cari blogger, ma che scrivete?
3) Cerco bloggers che hanno realmente viaggiato verso quella destinazione
Speravo di non dover sprecare il punto 3 ma "a quanto leggo" sono obbligata. Ho da poco letto il post di un/una blogger e sono scoppiata a ridere. Parlava di una destinazione senza esserci mai stato/a con immagini scaricate da Internet e descrizioni copiate da altri siti. O-s-c-e-n-o. Sarebbero questi i blogger che scrivono con passione? I blogger che donano perle di saggezza? Ho i miei dubbi e capisco che a molti di loro non importi niente dei lettori perchè di fatto è la visibilità su Google che crea opportunità e guadagni e, per dirla con un'espressione che vedo spesso scritta negli altri siti, "c'è chi con il blog ci mangia" ma, ve ne prego, se non avete visitato una città non scrivetene. Se non volete farlo per i lettori, fatelo per voi: ci mettete la faccia
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