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3 cose che il blogger può imparare all’aquapark

Creato il 29 luglio 2013 da Nicola Nicodemo
È estate e il blogger, se anche non va in vacanza, merita riposo e relax. Spiaggia o montagna, parco o lago. Il blogger è un tipo estroso e creativo e saprà ben scegliere il luogo più piacevole. Eppure il buon blogger non abbassa mai la guardia ed è sempre pronto a cogliere idee e ispirazione. Può imparare molto persino all’aquapark. 3 cose che il blogger può imparare all’aquapark Qualche giorno fa sono andato all’aquapark. Be’, di solito ci si va per divertirsi, non per rilassarsi, ma i blogger sono tipi strani. La piscina e il rumore dei tuffi in acqua, addirittura le urla dei ragazzini entusiasti, mi rilassano. È stata una giornata molto proficua, perché, oltre ad aver staccato un po’ la spina dal web, mi sono accorto che il blogger può trarre almeno tre importanti insegnamenti da una giornata in aquapark. Quindi la consiglio a tutti!

1. Anche il bagnino indossa la divisa

Questo lo si capisce anche andando al mare. Il bagnino, così come il barista al lido o lo stesso spiaggino, indossano la loro divisa (o sarebbe bene che lo facessero), anche quando il caldo è insopportabile. Essi hanno un ruolo in quel contesto, non sono turisti né bagnanti: offrono un servizio e, affinché l’utente sia a suo agio, devono mantenere un aspetto dignitoso e consono alla loro funzione. Il blogger, dietro allo schermo del suo pc, può vestire come gli pare. Può starsene in pigiama e pantofole o indossare la cravatta. Nessuno lo vedrà, per cui l’abbigliamento non c’entra.  Il modo in cui si pone ai lettori, però, quello sì che si vede. E deve essere sempre consono al suo ruolo. Il che significa mantenere un linguaggio appropriato, rispettoso e educato in qualunque frangente, anche quando – magari – si vorrebbe mandare a quel paese un lettore fastidioso. Se parliamo di linguaggio, parliamo di scrittura, su cui si costruisce la propria reputazione online. Ad un linguaggio appropriato si accompagna un’impostazione adeguata del modo di porsi al lettore. Evitare la posizione del maestro saccente che parla a un pubblico di stolti, o quella del bambino timido incapace di esporsi ai rischi. Ma soprattutto, mai far sentire in imbarazzo o a disagio il lettore!

2. La scortesia infastidisce, anche in piscina

Riprendiamo l’esempio del bagnino. Ho assistito a questa scena. I ragazzini continuano a tuffarsi dal bordo piscina, evitando la fila al trampolino, anche se è espressamente vietato dal regolamento esposto in bella mostra. Il bagnino si avvicina scortese ai ragazzi, minacciandoli di allontanarli dalla piscina.  Ecco, neppure in questi casi – neppure quando ha tutte le ragioni del mondo – il blogger può permettersi di essere scortese con l’utente. Anche perché, se il ragazzino ha pagato per entrare in piscina e quindi è disposto a tollerare la scortesia, al lettore basta un nanosecondo per abbandonare il tuo blog.  Mai attaccare duramente, tantomeno minacciare, un utente fastidioso. La diplomazia è la miglior arma del blogger. Quindi è bene rispondere con calma e gentilezza anche ai commenti negativi e soddisfare le richieste di utenti molto esigenti.

3. Falli divertire!

Bambini, ragazzi e adulti vanno all’aquapark perché vogliono divertirsi. A loro non basta la semplice piscina. Vogliono interagire. E per farlo hanno bisogno di stimoli: scivoli, gommoni, la piscina che riproduce le onde del mare, la pista per ballare i latinoamericani. Insomma, qualcosa che risponda alle loro esigenze.  Non preoccuparti, non dovrai riempire la tua sidebar di stupidi giochini. Le esigenze dei tuoi lettori possono essere diverse, e dipendono soprattutto dall’argomento del tuo blog. L’importante è fare di tutto per venire incontro ai bisogni dei tuoi lettori, offrendogli contenuti unici e di qualità, irresistibili e stimoli con cui possa interagire.

E tu?

E tu, sei mai stato all’aquapark? Hai mai pensato che potesse offrire tutti questi consigli al blogger?

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