Condividere contenuti Google Plus. Il problema non è come farlo. Basta cliccare un pulsante. E se hai integrato il badge sul tuo sito, è ancora più facile per te e per i lettori. Il punto è come farlo nel modo giusto. Come bilanciare la necessità di consolidare la propria presenza e il rischio di spam? In pratica, come si fa content curation su Google Plus?
Come fare content curation su Google Plus?
Curare i contenuti Google Plus, per ottenere il massimo da questo potente strumento, significa essere attivi e consolidare (attraverso la presenza online) la propria autorship. Per diventare un punto di riferimento serve – ma non basta – condividere informazioni utili e di qualità, interagire con follower e potenziali ‘clienti’ (in realtà, si tratta di persone!). Come si mantiene l’attenzione intorno al nostro profilo?
Pubblicando tonnellate di post? No. Pubblicando i contenuti nel modo giusto. Vale a dire, seguendo i tre criteri (o idee, se preferite) di cui voglio parlarvi nel post di oggi. Sono ispirati a un articolo, molto interessante, di Mervik Haums.
1. Quando e come condividere i contenuti Google Plus?
Condividere un post è molto, fin troppo semplice. Basta cliccare il pulsante, selezionare le cerchie interessate, e il gioco è fatto! Non funziona così. A meno che tu non voglia invadere la Home dei tuoi amici e costringerli ad abbandonarti.
Quante condivisioni puoi permetterti al giorno? Come sempre, dipende. Dalle abitudini dei tuoi follower, dal tipo e dall’originalità dei contenuti che condividi.
Il consiglio è di diversificare il tipo di contenuti da pubblicare (testo, link, immagine, video…) puntando molto sui contenuti visuali; e soprattutto targettizzare i contenuti. Grazie al filtro delle cerchie, puoi condividere i post con gli utenti più interessati a quel tipo di informazione. In questo modo otterrai più engagement senza bombardare i tuoi amici.
Indicativamente, non condividere più di 3-4 post (che, se davvero originali, sono tanti e già difficili da gestire!) con la stessa cerchia. Interagisci poi con le community! E soprattutto partecipa alle discussioni tra i commenti di post altrui.
2. Menziona l’autore quando condividi un post
Se il contenuto originale è stato scritto da un altro, ricorda di menzionare l’autore! Non solo è un gesto di rispetto e trasparenza (anche verso i tuoi lettori). Ma è anche benefico. Perché l’utente menzionato riceverà una notifica e sarà più propenso ad avviare una discussione, anche solo per ringraziarti. Avrai creato una connessione.
Gli hashtag rendono il contenuto più accessibile
Gli hashtag non sono delle semplici keyword. Possono essere usati alla stregua dei tag nel blog, ma con un potere molto più ampio. Permettono, essenzialmente:
- agli utenti di rintracciare facilmente il tuo contenuto facendo la ricerca di una parola chiave di loro interesse
- a te di sfruttare i trend del momento (come si fa su twitter!)
- a te di classificare i tuoi contenuti Google Plus in base alla loro categoria e di filtrare uno stream di contenuto inerenti ad uno stesso argomento, proprio come se fosse un miniblog. Vuoi mettere in discussione la comodità per un lettore?
3. Contribuisci dando valore alle condivisioni
Quando condividi contenuti Google Plus non limitarti a premere il pulsante. Menziona l’autore e aggiungi un tuo contributo. Un’opinione personale, uno spunto di riflessione, un’idea, o un approfondimento in merito all’argomento trattato. In questo modo fai qualcosa di più che condividere. Stai scrivendo un nuovo contenuto, con del valore in più.
L’ideale sarebbe dare un nuovo titolo al post, una breve descrizione del contenuto, magari con un sommario, o le idee chiave che reputi più interessanti. Aggiungere il tuo contributo, citando qualche articolo che tu stesso hai scritto, aggiungere un’immagine ed inserire il link al post in questione. Così non sarà più un contenuti di altri, ma un tuo contenuto. Targettizzato per i tuoi utenti. In linea con il tuo stile. E utile a consolidare la tua immagine su Google Plus.