Attualmente non è dato sapere con precisione quanti siano i cittadini italiani danneggiati da vaccinazione e da sangue infetto in questo Paese
“Il danno da vaccinazioni: casistica, previsioni normative e orientamenti giurisprudenziali”. È questo il titolo del convegno che si terrà il 3 maggio prossimo a Perugia.
Interverranno al convegno:
Avv. Saverio Crea, Legale esperto di danni da vaccino e da malasanità. Cura dal 2007 un blog e ha un profilo Facebook su questi temi
La Legge 210 del 1992: premessa, cenni storici, schema di procedura amministrativa di riconoscimento del danno
Dott. Franco Verzella, Presidente Dan Europe, nutrizionista, Esperto in medicina funzionale
Dai Disturbi dello Sviluppo un Nuovo Approccio alla Salute
Dott. Fabrizio Niglio, Responsabile di Sezione Trasfusionale, Presidente Associazione Toscana Talassemici, Consulente Tecnico M.L. Tribunale Firenze
La perizia Medico Legale come strutturarla e migliorarla
Attualmente non è dato sapere con precisione quanti siano i cittadini italiani danneggiati da vaccinazione e da sangue infetto in questo Paese: secondo una stima approssimativa è possibile affermare che si tratti di alcune decine di migliaia. In tema di danno vaccinale, in particolare, ci troviamo di fronte ad una vera e propria pandemia che si protrae ancora oggi, un capitolo doloroso della nostra storia a cui lo Stato non ha inteso fino ad ora porre rimedio, dal momento che propone un sistema di vaccinazioni di massa privo di reali ed efficaci controlli preventivi sulle condizioni del sistema immunitario dei bambini, accettando di fatto come “normale” prezzo da pagare alla “scienza” il rischio della “reazione avversa” sistemica nei bambini allergici, immunodepressi e con particolari patologie genetiche non rilevate dal medico vaccinatore.
A tutte queste sfortunate persone è stata riconosciuta - dalla Legge n. 210 del 1992 e successive modifiche ed integrazioni – la possibilità di ottenere un indennizzo da parte dello Stato: si tratta di un beneficio economico concesso per motivi di solidarietà sociale e non di un vero e proprio risarcimento del danno. L'indennizzo consiste in un assegno bimestrale vitalizio, una sorta di "pensione" di importo sensibilmente variabile a seconda della gravità dell'infermità riportata.
Per maggiori informazioni vedi il programma in allegato