Quando ho incontrato la fotografia per la prima volta avevo 18 anni. Per festeggiare il mio diploma alla High School mia madre mi regalò una piccola Canon Powershot compatta.
Prima di allora non avevo mai preso particolarmente in considerazione la fotografia, ma rimasi affascinato dal potere che avevo appena iniziato a stringere tra le mie mani.
Avevo la possibilità di catturare la vita intorno a me e di fotografare gli attimi fuggenti, rendendoli eterni attraverso la mia fotocamera.
Durante i primi mesi di utilizzo della macchina fotografica sono impazzito! Facevo almeno un centinaio di foto al giorno, ritraendo qualsiasi cosa. Fotografavo i miei amici, la mia famiglia, il cibo, le scarpe, tutto. Sì, era come su Instagram (prima che Instagram esistesse).
Facciamo, però, un rapido salto a 7 anni dopo.
Ora fotografo esclusivamente su pellicola e mi guadagno da vivere con i seminari sulla fotografia di strada. Grazie alla fotografia, in questi 7 anni, ho imparato molto su me stesso. Ma, come chiunque altro, ho molti rimpianti.
Se potessi viaggiare in una macchina del tempo e dare qualche consiglio al me stesso diciottenne gli direi:
“Non preoccuparti troppo dell’attrezzatura, usa una fotocamera con un solo obiettivo e concentrati sulla fotografia”.
Il momento in cui sono stato più felice, come fotografo, è stato all’inizio. La mia piccola, fidata Canon Powershot era con me ovunque andassi. Era piccola e portatile, la trasportavo senza problemi in tasca. Non era ingombrante e di certo non mi pesava addosso. Era una macchina fotografica perfetta per me, e non l’ho mai usata come scusante per dire: “Con questa non sarò mai in grado di fare belle fotografie”.
Il mio primo amore: la Canon SD 600
Poi, ovviamente, approfondendo maggiormente la conoscenza della fotografia, ho scoperto i forum di fotografia, i blog sulla fotografia e Flickr. Ho visto tutte quelle bellissime foto con profondità di campo ridotta (ai tempi non sapevo cosa volesse dire “bokeh”) e ne sono rimasto veramente impressionato.
Come potevo ricreare quel tipo di immagini? Di certo non con la mia compatta.
Quindi, dopo aver fatto un po’ di ricerche, ho scoperto che mi serviva una “DSRL”, ovvero una reflex digitale. Ho cercato ancora e ho comprato su Craiglist la mia prima DSRL usata, una Canon 350d (Rebel XT).
La qualità dell’immagine era fantastica (specialmente la resa a ISO alte). Ma l’obiettivo con cui è arrivata non mi permetteva di ottenere quel grazioso bokeh che avevo visto su internet.
La mia prima reflex digitale, la Rebel XT (che è anche commestibile)
Ulteriori ricerche mi hanno fatto scoprire che avevo bisogno di un obiettivo “prime” o “a lunghezza focale fissa”. Quindi sono uscito e ho comprato un Canon 50mm f/1.8.
Ovviamente, come chiunque altro, ho iniziato a fotografare qualunque cosa a f/1.8. Qualunque cosa.
Fotografando tutto a f/1.8, le cose sono diventate rapidamente piuttosto noiose. Mi sono annoiato della fotografia e ho fatto il peggiore degli errori: sono andato su internet sui forum dedicati all’attrezzatura e ho chiesto qualche consiglio. Cosa mi hanno detto? Che avevo bisogno di più obiettivi per essere più “creativo”.
Mi sono fatto convincere di aver bisogno di un obiettivo a focale fissa più ampio, quindi ho comprato un Canon 35mm f/2 (che è un obiettivo incredibile). Allora mi è venuta voglia di sembrare un fotografo più “professionale” e ho comprato un battery grip per la mia Canon 350d, per farla apparire più grande.
Ovviamente anche così mi sembrava troppo piccola, quindi ho comprato un obiettivo Canon 70-200 f/4L (perché solo i “noob” prendono obiettivi non L).
Ero ancora insoddisfatto della mia fotografia, perciò, dopo aver trovato online alcuni scatti macro veramente straordinari, ho comprato un obiettivo Macro Sigma 105mm (che ho usato solo due volte).
Il mio obiettivo preferito: Canon 35mm f/2
Ero stanco di andare in giro con tutti quegli obiettivi, quindi mi sono procurato un Sigma 18-200mm. Presto però ho capito quanto fosse pessimo e l’ho venduto.
In seguito ho preso un 24mm f/2.8, perché il mio 35mm f/2 non mi pareva abbastanza ampio per il mio sensore.
Lavorare nell’IT e passare molto tempo online non mi ha aiutato. Tra i preferiti del mio browser avevo tonnellate di forum sull’attrezzatura e passavo il tempo a leggere vacue discussioni sul confronto tra zoom e obiettivi a focale fissa, nitidezza dei colori, aberrazioni cromatiche, distorsioni e fino a che punto si possano ottenere scatti nitidi, se si fotografano muri di mattoni.
Più attrezzatura e obiettivi compravo, meno mi interessava fotografare. Dopo molte riflessioni ho pensato di aver scoperto il più grande problema della mia fotografia: non avevo una fotocamera a pieno formato.
I “veri fotografi” scattano con una macchina fotografica a pieno formato. Certo.
Allora ho radunato ciò che rimaneva dei miei risparmi (e ho anche messo mano ai fondi per l’Università) e ho comprato una Canon 5D (l’originale). Così sono diventato un “vero” fotografo!
Presto però ho capito quanto fosse davvero pesante. Ovunque andassi per fotografare ero costretto a portare con me una borsa enorme per la fotocamera e tutti i miei obiettivi. Riuscivo a camminare a malapena per una mezz’ora, prima di iniziare a sentire le spalle indolenzite e le gambe pesanti.
Ero veramente messo male.
È stato in quel momento che ho scoperto la filosofia “una fotocamera e un obiettivo”, che ho scovato sul web. La persona che ne parlava spiegava come il modo migliore per diventare fotografi più creativi (e guarire dalla G.A.S., sindrome da acquisto di attrezzatura) fosse quello di scegliere una fotocamera e utilizzare solo quella, con un unico obiettivo, per un anno.
La mia attrezzatura attuale: Leica MP e Summicrom 35mm f/2 + flash SF 20. La utilizzerò per molto tempo.
Ho scelto la mia Canon 5D con il Canon 35mm f/2 e li ho usati per un anno, creando i lavori migliori che abbia mai ottenuto da quando sono passato alla reflex digitale. Ora fotografo con una Leica MP a pellicola e per i miei lavori uso ancora una lunghezza focale di 35mm.
Ecco cosa ho imparato dalla filosofia “una fotocamera e un obiettivo”:
1. Ha sradicato la sindrome da acquisto di attrezzatura
Venezia, 2012
La G.A.S. (sindrome da acquisto di attrezzatura) è una delle malattie peggiori che possano venire a un fotografo. Piuttosto che andare fuori e fare fotografie con quello che abbiamo, ci fa accampare scuse e incolpare la nostra attrezzatura se non otteniamo i risultati che vorremmo.
Seguendo la filosofia “una fotocamera e un obiettivo” mi sono liberato della maggior parte della G.A.S. di cui soffrivo. Certo, ogni volta che escono una nuova macchina fotografica o un nuovo obiettivo sono invidioso, ma ho sempre una filosofia di fondo a cui restare fedele.
2. Mi ha permesso di diventare un esperto di una certa lunghezza focale
Melbourne, 2012
Nel libro “Fuoriclasse, storia naturale del successo” il prolifico scrittore e sociologo Malcom Gladwell suggerisce che le persone più talentuose del mondo abbiano dedicato almeno 10.000 ore alla loro arte, prima di diventare esperte nel loro campo.
10.000 ore è davvero molto tempo. Ponendo che tu ti sia allenato su qualcosa due ore al giorno, ci vorrebbero 5000 giorni per diventarne esperto. Sono approssimativamente 14 anni di allenamento giornaliero.
Cambiando continuamente la nostra attrezzatura non ci diamo mai veramente il tempo per conoscere la nostra macchina fotografica e la lunghezza focale.
Assumendo che siamo fotografi abbastanza diligenti da fotografare per due ore al giorno, ci vorrebbero comunque 14 anni per diventare esperti della nostra fotografia (con una certa macchina fotografica e un certo obiettivo).
Ovviamente le fotocamere digitali non dureranno 14 anni, ma restare su uno stesso tipo di sistema e di lunghezza focale è una buona idea.
Per esempio, dopo un paio di anni dall’inizio ho deciso che 35mm era la mia lunghezza focale ideale e preferita, per come io vedo il mondo. Da allora ho scattato (per circa 5 anni) solo con obiettivi da 35mm. In effetti il Summicron 35mm f/2 è il solo obiettivo che ho per la mia Leica.
Visto che ho scattato con il mio 35mm per così tanto tempo, vedo il mondo a una lunghezza focale di 35mm. So esattamente quanto devo essere vicino o lontano dal mio soggetto per inquadrarlo nel modo che voglio. So anche come risulterà una foto ancora prima di scattarla.
Quindi, se hai una digitale, per un certo periodo di tempo passa a una reflex a pellicola. Se ti piacciono le fotocamere a telemetro, scegline una e usa solo quella. Se ti piacciono le macchine compatte o i cellulari, vanno bene anche loro. Ti suggerisco, inoltre, di cercare di usare una sola lunghezza focale.
3. Mi ha aiutato ad essere più creativo
Melbourne, 2012
Parlando della filosofia “una fotocamera e un obiettivo”, credo che la scelta migliore sia quella di utilizzare obiettivi a focale fissa, piuttosto che zoom. Perché?
Gli obiettivi a lunghezza focale fissa ti obbligano a guardare il mondo in un certo modo, e, ogni volta che il mondo non si adatta esattamente a come lo vorresti, ti sforzerai di essere più creativo. Inoltre, ti costringono a usare il “piedi-zoom”, ad accovacciarti a terra e sperimentare con le composizioni.
Gli zoom tendono a renderti più pigro, perché puoi startene fermo e zoommare in avanti o all’indietro senza nessuno sforzo particolare.
Utilizzare solo una lunghezza focale mi ha costretto a essere più creativo nella mia fotografia. Se non riuscivo a far entrare un soggetto nella mia inquadratura a 35mm dovevo inventarmi qualche soluzione.
Invece di fare uno scatto di una persona nella sua interezza potevo concentrarmi sulle sue mani, sui piedi o sull’espressione facciale. Se ero troppo lontano dal mio soggetto, potevo provare a incorporare maggiormente lo sfondo con il mio soggetto, o più semplicemente avvicinarmi di qualche passo.
Raccomando fortemente a tutti di provare la sfida di fotografare con “una fotocamera e un obiettivo” per un anno. Ovviamente è un caso diverso se sei un professionista e hai bisogno di più corpi macchina e obiettivi per completare lavori di diversa natura. Questo post è rivolto a coloro che sono fotografi per passione e fanno fotografia per divertimento, non strettamente per lavoro.
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Articolo di ERIC KIM liberamente tradotto dall’originale: http://erickimphotography.com/blog/2013/04/19/3-reasons-why-you-should-shoot-with-one-camera-and-one-lens/