A Marco e Giada Bessone il 3° Premio Patuasia-Artisanat 2014.
Anche quest’anno Patuasia conferisce i primi tre premi agli artigiani-scultori che più si sono distinti in questa edizione della Fiera di sant’Orso 2014. Il terzo premio a quello che è stato davvero una sorpresa: il Sant’Antonio di Marco e Giada Bessone. Titolari del negozio di antiquariato in via E. Aubert, i due hanno scoperto la vocazione della scultura dipinta solo un anno fa, eppure la loro bravura sembra depositata da molto più tempo. Empatia naturale verso la materia e la tridimensionalità. Gusto maturato dalla frequentazione di opere d’arte religiosa. Le loro sculture sono copie e si ispirano al passato, un patrimonio artistico che finalmente è stato catturato dallo sguardo e dalla sensibilità contemporanei. Mi sono sempre chiesta il perché i nostri artigiani non trovassero ispirazione dalle belle e numerose sculture dei nostri altari. Una tradizione lignea che dividiamo con il resto del mondo e che nelle Alpi ha assunto però delle caratteristiche proprie. Pochi artigiani si sono lasciati prendere dal fascino delle sculture barocche locali e solo occasionalmente. Marco e Giada Bessone hanno tradotto invece quel fascino in una nuova professione che va a completare quella di antiquari. Marco, all’età di 58 anni, si è scoperto scultore, sua figlia Giada lo accompagna, dipingendo le opere con l’aiuto di tecniche antiche. Il risultato di questi nuovi arrivi è straordinario.