30 dicembre: la poetessa dal cuore d’oro

Da Ginny @ginnyna

Pensa a un’icona del rock femminile e scommetto che dirai Patty Smith. Certo oggi tutti la conoscono per i suoi innumerevoli successi, le sue collaborazioni famose con mostri sacri della musica come Lou Reed o Springsteen, per le sue frequentazioni della Factory e per aver tratto ispirazione dalle ballate di Bob Dylan e dalle poesie di Rimbaud, cosa che le è valsa il soprannome di “sacerdotessa maudit del Rock”.
Patty Smith ha raggiunto il successo a 28 anni, ma la sua vita non è stata sempre in salita. Si è dovuta arrabattare a dormire sulle scale esterne dei palazzi o dei metrò, ha spesso fatto i conti con la sofferenza, perdendo il marito prematuramente e colleghi con cui ha condiviso gli anni difficili della gavetta. A noi piace perché nell’immaginario collettivo è una donna un po’ mascolina che avrebbe facilmente potuto fare suoi principi estremisti, visto il tempo, l’ambiente e le esperienze in cui è cresciuta. Invece Patty Smith è una donna dal cuore d’oro che si dispera per i dolori del mondo e pensa alle madri che devono crescere i loro figli sotto le bombe. È una moglie che abbandona le scene per sposarsi e se ne infischia se le femministe deluse le danno addosso e si dice fiera di aver cresciuto i suoi figli lontano dai riflettori. È una rockstar che si spaventa e si preoccupa degli effetti delle droghe assunte abitualmente. E non ha paura di dire molto rispettosamente che non è amica di Springsteen perché “il suo New Jersey è un po’ diverso dal mio”, anche se il Boss ha scritto per lei Because the night, uno dei suoi massimi successi.
Insomma, a noi piace perché del gentil sesso ha tutti gli attributi migliori e per questo il nostro buon compleanno pieno di stima e simpatia!

Patricia Lee Smith è nata a Chicago il 30 dicembre 1946 sotto l’ipersensibile segno del Capricorno.


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