30 Gennaio 1948: viene assassinato Gandhi, il Piccolo Grande Uomo
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Mohandas Karamchard Gandhi, soprannominato dal poeta indiano Rabindranath Tagore Mahatma che in sanscrito significa “Grande Anima”, nasce il 2 ottobre 1869 a Porbandar, città dello Stato di Gujarat, in India.
La famiglia di origini benestanti è di religione Vaishnava, il padre Mohandas Kaba Gandhi, primo ministro del principe Rajkot.
All’età di 13 anni sposa con matrimonio combinato Kasturba Gandhi una ragazza di 14 anni, rispettando cosi la tradizione indù. Nasce un bambino, che però muore dopo pochi giorni, successivamente nascono altri quattro figli maschi.
Compie i suoi studi all’università di Ahmrdabad e a Londra, dopo la laurea in giurisprudenza, esercita per breve tempo la professione di avvocato a Bombay.
Nel 1893 una ditta indiana gli affida l’incarico di difendere una causa in Sudafrica, nel Natal, qui prende visione delle terribili condizioni di schiavitù in cui si trovano migliaia di immigrati indiani, vittime della segregazione razziale. Le ingiustizie e le discriminazioni razziali che anche lui come tutti i suoi connazionali subisce, lo spingono ad iniziare una lotta politica per il riconoscimento dei diritti dei suoi compatrioti, i quali non hanno diritto al voto, non possono avere possedimenti, non possono uscire da casa dopo una certa ora, in caso di scarso raccolto da parte dei contadini comporta il sequestro delle loro terre. La sua lotta è basata sulla resistenza nonviolenta, detta ”satyagraha”, due vocaboli sanscriti che significano “verità” e “ricerca”. Una forma di non collaborazione con il governo britannico. Egli diviene cosi il leader degli indiani in Sudafrica, giungendo all’uguaglianza politica e sociale attraverso ribellioni pacifiche e le marce.
A seguito dell’approvazione della legge inglese che invalida il matrimonio tra musulmani e indù, Gandhi organizza una grande rivolta 50.000 lavoratori aderiscono ad uno sciopero nazionale, ottenendo cosi con la non-violenza la revoca del decreto.
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Nel 1915 ritorna in India diventando il leader del Partito del Congresso, partito che si batte per la liberazione del colonialismo britannico.Nel 1919 inizia la prima campagna di disobbedienza civile, che prevede il boicottaggio delle merci inglesi e il non pagamento delle imposte. Egli viene processato e arrestato. Uscito dal carcere dopo pochi mesi riprende la sua pacifica lotta ma viene nuovamente arrestato. Una volta libero partecipa alla conferenza di Londra sul problema indiano, chiedendo l’indipendenza del suo paese.
Nel 1930 organizza una campagna contro la tassa del sale, la famosa “Marcia del sale”, che viene brutalmente repressa dall’impero britannico che fa arrestare 60.000 persone , tra cui Gandhi stesso e molti membri del congresso.Subisce diversi arresti anche negli anni successivi ai quali risponde con lunghi scioperi della fame.
All’inizio della seconda guerra mondiale si rifiuta di sostenere l’Inghilterra se non garantisce all’India l’indipendenza, ma viene nuovamente arrestato assieme a 50.000 oppositori. Finalmente il 15 agosto 1947 l’India conquista l’indipendenza, ma ciò crea tensioni politiche tra India e Pakistan, in seguito alla separazione tra indù e musulmani, portando ad una violenta guerra civile che alla fine dell’anno ha prodotto la morte di un milione di persone e sei milioni di profughi. Il 13 gennaio 1948 Gandhi inizia il suo ultimo digiuno chiedendo la fine della violenza tra le comunità.
Il 30 gennaio 1948, presso la Birla House a New Delhi, mentre si recava nel giardino per la consueta preghiera viene assassinato con tre colpi di pistola da un fanatico indù, Nathuram Godse, il quale prima di sparare si piega in segno di riverenza di fronte al suo leader. Catturato viene condannato a morte l’8 novembre dello stesso anno.
Al suo funerale erano presenti due milioni di indiani. Le sue ceneri come da lui indicato nelle sue ultime volontà furono ripartite tra diverse urne e disperse nei maggiori fiumi del mondo, tra cui il Nilo, il Tamigi, il Gange e il Volga.
In occasione del sessantesimo anniversario della sua morte le ceneri contenute nell’ultima urna, non ancora svuotata, sono state versate nel mare di Mumbai.
Leader della nuova India, tenace assertore della politica della non-violenza, Gandhi è riuscito a rendere il suo paese indipendente con la forza della non-violenza, della resistenza passiva, e della ricerca della verità.
Il ricordo di questo grande uomo è ancora vivo in tutto il mondo, e il 2 ottobre, giorno della sua nascita è stato dichiarato “Giornata internazionale delle non-violenza” dall’Assemblea Nazionale delle Nazioni Unite.
MissMJ [Public domain], from Wikimedia Commons
30 Gennaio 1948: viene assassinato Gandhi, il Piccolo Grande Uomo
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