L’APPUNTAMENTO- DEL- MARTEDI’ LEGGERE- PER… UN-LIBRO-TRA-LE-MANI.
Cari Amici che seguite questa Rubrica in cui ogni martedì pongo una domanda e rispondo su libri di genere diverso, siamo arrivati a settembre con un 'estate che sembra non voler cedere il passo all'autunno. La bella stagione sarà dunque ancor protagonista pur senza il fastidio dell'afa.
Collage delle bolle di dialogo
VOLETE CONOSCERE QUALE LIBRO IN QUESTA SETTIMANA MI HA INCURIOSITO, DOPO AVERNE PARLATO CON GIUSY, ANCHE LEI LETTRICE APPASSIONATA E SOPRATTUTTO ALLA RICERCA DI CURIOSITA' EDITORIALI?
Un libro-manuale di Camilla SernagiottoHipster dixit, Manuale per diventare un Hipster con i baffi
-Ed. Fazi,Collana: le meraviglie
HO ALLORA "INTERVISTATO" GIUSY, L'AMICA-CURIOSA-SEMPRE-IN-LIBRERIA
-Quali e sono solo alcune delle parole chiave che caratterizzano la nuova tendenza dilagante i cui massimi protagonisti sono proprio loro: gli Hipster?
- Baffi, occhiali, camicie a quadri, cupcake, bretelle, biciclette a scatto fisso, MacBook, skate, indie rock…
-E per chi ancora non li conosce?
- Sono intellettuali un po’ nostalgici: amano fanno shopping in boutique vintage o mercatini dell’usato, comprano dischi in vinile, guardano film d’essai, mangiano cibi biologici e sperimentano lo sperimentabile,
-Ma come si fa a trasformarsi in uno di loro?
La guida che insegna passo dopo passo a diventare Hipster perfetti come ascoltare nel proprio iPod, come vestirsi, quali pellicole guardare, che libri leggere, quali negozi/locali/ristoranti frequentare, quali sport praticare. Tutto quello che avresti voluto sapere sull’Hipster ma non hai mai osato chiedere. eccolo nel libro con con la copertina coi baffi!!!
-Insomma l'autrice Sernagiotto ci ha scritto una guida interattiva in ebook?
- E’ cosi Camilla Sernagiotto, novella hipster, ha preparato questo Manuale “Hipster Dixit – Manuale per diventare un hipster con i baffi” Fazi Editore, come guida con massiccia dose di umorismo che rende interessante la lettura anche a chi non ha alcuna intenzione di diventare hipster, nella vita. E addirittura nel capitolo finale c’è un ricco elenco di indirizzi hipster: hamburgerie, localini, negozi di dischi, cupcakerie, librerie indipendenti, bocciofile che possono incontrare i gusti di molti e far riscoprire una Milano coi baffi.
- Giusy, sai quando è nata l’idea del libro?
- L'autrice ha affermato che una sera vide entrare all’Ostello Bello questi personaggi davvero interessanti, vestiti in maniera alternativa e intenti a parlare dell’ultimo disco di Bon Iver: «Vorrei essere come loro! Ma come faccio?» ha pensato. L’idea le è venuta quella sera ma di quei “baffuti” se ne avvistano almeno un paio di dozzine in giro per Milano e anche lei si sente parecchio hipster in molte sue inclinazioni, dai gusti musicali a quelli cinematografici.
- Stanno aumentando?
La massificazione di tutti "i saperi culturali" si è spinta verso una tale saturazione per cui molti ora fuggono dal cine-panettone e da Dan Brown per rifugiarsi tra le braccia più confortevoli del film del Sundance Festival e del libro di David Foster Wallace. Ma in realtà gli hipster sono in giro da tanto tempo, soprattutto negli States, anche se sia in Italia sia in America non è mai stato trattato questo fenomeno a livello letterario. Così Camilla sernagiotto ha incominciato a fare ricerca e a sperimentare tutto ciò che l’hipster ama, dall’indie rock agli hamburger biologici alla bicicletta a scatto fisso.
- Come l'autrice ha “fatto ricerca” per Milano?
Prima ha setacciato il Web. ha interpellato amici, conoscenti, proprietari di locali e negozi, poi ha sperimentato ogni caffetteria, hamburgeria, ciclofficina e cupcakeria di cui avrebbe parlato in “Hipster Dixit”. E' stata anche in molti dei must visit delle altre città durante i suoi viaggi (Williamsburg, New York, San Francisco, Los Angeles, Berlino, Parigi, Londra e ovviamente Bologna): durante altri spostamenti ha visitato Portland e Chicago usando “Hipster Dixit” come guida per un viaggio con i baffi…
-Rispetto alle altre città europee quanto l'autrice ritiene hipster Milano?
- Moltissimo tanto è vero che in Europa la città considerata come il quartier generale degli hipster è Berlino, ma in graduatoria c' anche Milano. Ma per Camilla la medaglia d’oro va a Berlino, quella d’argento a Londra e quella di bronzo a Milano.
- Cara Giusy, leggendo questo manuale si può stilare un ritratto dell’hipster “milanese” ?
- Gli indizi per un ritratto dell' hipster milanese sono: bicicletta a scatto fisso, baffi ben curati, occhiali retrò, T-shirt con una frase ironica oppure di una band ancora sconosciuta, pantaloni Cheap Monday
strettissimi, un capo d’abbigliamento comprato da Frip o da Dictionary impreziosito da un accessorio vintage preso da Cavalli e Nastri. Se poi volessi scoprire di più, lo dovrestri seguire fino alla Santeria
o alla bocciofila Martesana,
quello è un hipster meneghino fatto e finito.
- Dopo aver "spulciato ben benino" questo Manuale, secondo te Milano sta diventando sempre più Hipster?
Seguendo quello che scrive Camilla Sernagiotto certamente, basta contare le hamburgerie di nicchia che stanno sbocciando a ogni angolo, i locali come le caffetterie-ciclofficine (un meraviglioso esempio è l’UpCycle di via Ampère),
locali- bio come la Cuscina Cuccagna,
l’Ostello Bello,
Uscio eBottega…
Bar, Gastronomia e Bottega Bio
_ Quali sono le parole chiave che caratterizzano la nuova tendenza dilagante i cui massimi protagonisti sono proprio loro: gli hipster?- Baffi, occhiali, camicie a quadri, cupcake, bretelle, biciclette a scatto fisso, MacBook, skate, indie rock, Sundance Festival. Insomma una piccola guida divertente dal taglio ironico che certamente non tralascia molte frecciate, ma che vuole essere senza meno una sorta di guida.
VUOI SAPERNE DI PIU'?
ECCO QUI UNA GUIDA ESAURIENTE
OLTRE AL LIBRO MANUALE DELLA SERNAGIOTTO
...E C'E' CHI SPIEGA, IN RETE, CHI SONO GLI HIPSTER , A NOI ITALIANI MEDI...