Magazine Ecologia e Ambiente

30/04/2015 - Inquinamento marino: ecco come sbarrare la strada alla dispersione di sostanze oleose

Creato il 30 aprile 2015 da Orizzontenergia

Il recente affondamento di un peschereccio alle Isole Canarie ha riacceso i riflettori sui rischi della dispersione in mare di sostanze oleose. Un tipo di pericolo che vede nella rapidità di intervento uno dei fattori chiave per limitare i danni all'ecosistemaecosistema
È l'insieme di tutti gli organismi viventi (animali e vegetali) presenti in un determinato ambiente e delle relazioni che intercorrono tra di loro e tra essi e il sistema fisico circostante.
marino.

Una soluzione per limitare i danni all'ecosistema è rappresentata dalle barriere anti-inquinamento: pratiche e pronte all'uso, sono ora disponibili anche nella versione “autogonfiabili”.

L'inquinamento derivante dallo sversamento di sostanze oleose è uno dei pericoli che minacciano la salute del mare. Un rischio sempre incombente, come dimostra il recente incendio e affondamento di un peschereccio alle Isole Canarie con a bordo circa 1.400 tonnellate di carburante. Un episodio che in Spagna ha fatto tornare alla mente la tragedia del Prestige avvenuta nel 2002 in Galizia.

Esistono, tuttavia, delle soluzioni che possono limitare i danni in caso di sversamenti in mare. In quest'ottica ha lavorato Airbank, azienda leader in Italia nel settore dell'antinquinamento e della sicurezza ambientale, che ha ideato delle barriere anti-inquinamento marino. Si tratta di prodotti che possono essere impiegati nelle operazioni di pronto intervento, per sbarrare porti o darsene, come protezione di aree di carico e scaricoscarico
Qualsiasi immissione di acque reflue in acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento di depurazione. Sono esclusi i rilasci di acque previsti all'art. 114 (rilasci da diga).
petroliopetrolio
Combustibile di colore da bruno chiaro a nero, costituito essenzialmente da una miscela di idrocarburi. Si è formato per azioni chimiche, fisiche e microbiologiche da resti di microorganismi (alghe, plancton, batteri) che vivevano in ambiente marino addirittura prima della comparsa dei dinosauri sulla terra. I principali composti costituenti del petrolio appartengono alle classi delle paraffine, dei nafteni e degli aromatici, che sono composti organici formati da carbonio e idrogeno e le cui molecole sono disposte secondo legami di varia natura.
e a difesa delle aree turistiche di balneazione.

Gli sbarramenti marini, inoltre, sono stati studiati da Airbank pensando alla loro praticità. In caso di sversamenti, infatti, il tempo è uno dei fattori chiave per limitare i danni. Quando non sono gonfiate, le barriere sono facilmente avvolgibili su rulli manuali o motorizzati, in modo da limitare l'ingombro e poter essere posizionate su navi o in zone portuali. Questa caratteristica rende le barriere sempre pronte all'uso in situazioni di pronto intervento.

La nostra esperienza in campo ambientale ci ha insegnato come sia necessario offrire prodotti pratici da utilizzare in caso di emergenza. Per questo motivo - ha sottolineato Gloria Mazzoni, General Manager di Airbank - abbiamo deciso di arricchire le barriera anti-inquinamento con una versione dotata di sistemi meccanici per l'auto-gonfiaggio. Questo accorgimento limita così il numero di operatori necessari per il dispiegamento delle barriere in caso di necessità”.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog