Oggi, 30 giugno, alle 23:59.59 gli orologi atomici di tutto il mondo si fermeranno per un secondo. Questo salto temporale - in gergo è chiamato Leap Second - è necessario per tenere il passo con le variazioni del tempo astronomico causate dai rallentamenti della rotazione terrestre.
I Leap Second possono essere considerati alla stregua del bug dell'anno 2000, in quanto minacciano di desincronizzare il tempo misurato dai computer e quello calcolato dagli orologi atomici. Quello del cambio di millennio è però stato un problema singolo, in quanto i computer confondevano le ultime due cifre degli anni 1900 e 2000, mentre i Leap Second sono un grattacapo regolare per gli esperti del settore. Il primo è stato introdotto nel 1972 e da allora, merito della natura imprevedibile degli eventi che li rendono necessari, ce ne sono stati ben 25. Terremoti, maree e meteo sono tutti elementi che modificano la rotazione della Terra e, di conseguenza, lo scorrere del tempo.
Le aziende, quindi, devono trovare una soluzione per conto proprio. Spesso si torna semplicemente indietro di un secondo poco prima della mezzanotte, ma questa soluzione può provocare diversi disagi. Forse lo stratagemma più funzionale è quello di Google, che frammenta il secondo extra in millisecondi e li distribuisce impercettibilmente nel sistema durante la giornata. Questo significa che il sistema di Google arriva già pronto nel momento in cui gli orologi atomici devono aggiungere un secondo. In questo caso il problema è che non tutte le aziende sono attrezzate o hanno i fondi per implementare un sistema del genere, quindi oggi assisteremo con molta probabilità a problemi di connessione un po' ovunque. La soluzione definitiva? C'è chi, in America, suggerisce di lasciar perdere completamente i Leap Seconds. Una decisione che porterebbe ad una desincronizzazione del nostro tempo dal quello solare, modificando profondamente la nostra scala temporale.
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