Avrei voluto che ci mettesse di più, il freddo, ad arrivare.
Quattordicididicembre.
Che con tutto quello che entra ed esce nella mia vita e i cambiamenti cosi di colpo boh…avrei voluto ancora il caldo e il sole come se ci fossero mille pannelli solari sul mio corpo…schiena testa e denti e occhi…che quando arriva il profumo di mare e il calore e l’estate ci speri sempre cazzo…che l’estate duri per sempre e ti ricordi anche, che un tempo il freddo ti piaceva…che facevi il figo con la felpa mezza aperta e due peli in croce sul petto a prender aria mentre il mondo attorno congelava in stalattiti-gmiti e invece ora sei come un vecchio imprenditore italiano…sai quelli che se ne scappano tra spiagge dorate e ombrellini annegati nell’alcool, quelli che in collegamento in diretta su una TV generalista dicono.
“Sono innocente…il fisco e la giustizia italiana mi perseguitano…guardate cosa ho dovuto fare…scappare dal mio bellissimo paese che amo e starmene in esilio”
…e dietro culi brasiliani e lui in camicia hawaiana pantaloni di lino cappello bianco occhiali da sole abbronzatura e rughe e peli bianchi che sorseggia roba colorata.
“Sluuuurpp”
Isola, sole, mare.
Sono vecchio.
Forse ora non vorrei altro che un nuovo biglietto di sola andata per casa mia…l’isola…che anche li c’è il freddo e il vento ma non sei in esilio e non ti senti uno straniero e credi di poter ricominciare forse…come questo diario che si, lo ricomincio…credo di averne il tempo e la voglia…credo di poter tornare a dire qualcosa a qualcuno.
Ricominciare.
In questi mesi ho fatto l’ennesimo giro di pista. Sono di nuovo allo ‘START’.
Alla fine la pista non è neppure male, c’è gente che corre su un ovale per tutta la vita…la mia è parecchio tortuosa invece…complicata e piena di alti e bassi ma ci si corre bene, se le gomme tengono.
Anche con il freddo.
Nuovo giro.