Noi del TGS Eurogroup vogliamo cogliere l’occasione, oggi, per soffermarci ancora una volta sulla nostra piccola missione quotidiana: l’educazione. E’ vero, spesso usiamo attività scherzose e divertenti tra leader e ragazzi, a volte siamo capaci di creare spettacoli con supporti tecnologici degni di Hollywood, ma è bene ribadire che tutto questo nasce da una sensazione, o meglio, da una vocazione che ognuno di noi possiede: mettere i ragazzi al centro e donare loro amore.
Vi lascio delle parole che don Mariano Crociata disse in una sua omelia e che io ho riletto oggi respirando un’altra volta, come sempre, una boccata di aria fresca e di speranza:
“Un educatore ha cura di sé in misura pari a quella che riserva a coloro che gli sono affidati. Non perché vive ripiegato su di sé, ma perché nella relazione educativa, tutta protesa al bene di chi sta crescendo, verifica continuamente e riproduce in sé quegli atteggiamenti, quei pensieri, quei comportamenti che vorrebbe vedere realizzati nell’educando. [...] L’educazione è una dimensione costitutiva dell’esistenza, che la attraversa per intero. È la via privilegiata per imparare l’umiltà e la bellezza della vita, come dono e chiamata di Dio. Essa insegna l’atteggiamento forse più profondamente umano, che costituisce anche il segno distintivo della raggiunta maturità, e cioè il vivere per amore del bene dell’altro. [...] L’educazione ci riporta semplicemente alla verità elementare della centralità della persona, dell’attenzione e della cura per la sua autentica e integrale riuscita. Il maestro della nostra festa, san Giovanni Bosco, ce lo ricorda e ce lo insegna, mentre non cessa di intercedere per noi dal cielo della gloria di Dio”.
Giulia