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Il 31 marzo 1933 nasceva Perm' il futuro attore Georgij Burkov. Di giorno Burkov studiava giurisprudenza e alla sera si dilettava di teatro. L'attività di attore prese il sopravvento e a partire dal 1965 divenne attore del teatro Stanislavskij a Mosca, poi del teatro Sovremennik, sempre a Mosca e infine del Teatro di Arte Drammatica Maksim Gor'kij e del teatro Pushkin. L'attore si trasferì nella capitale grazie a una giornalista, amica del direttore del teatro Stanislavskij, che all'epoca era Boris L'vov-Anochin, che lo invitò nel suo teatro. Secondo il racconto della moglie, l'attrice Tatijana Ucharova, Burkov era una persona assolutamente speciale, incurante dell'aspetto, delle relazioni con persone influenti, aveva un approccio particolare con la vita, ascetico e filosofico e non prese mai la tessera del partito; il suo diario, che l'attore aveva iniziato nel 1955 venne pubblicato post-mortem col titolo Moj XX vek (Il mio XX secolo) è ricco di osservazioni, meditazioni e avvenimenti che ci fanno assaporare l'atmosfera del tempo. Arrivato dalla provincia a Mosca a 32 anni, ben presto incantò il pubblico con la propria recitazione e dal teatro passò al cinema, con una produzione russo polacca Zosja del 1966. Ma la notorietà presso il grande pubblicò arrivò grazie alla conoscenza con El'dar Rjazanov, regista culto di tante indimenticabili commedie di successo, come Ironja Sud'by (Ironia della sorte), Garazh (Garage) e Sluzhebnyj roman (Storia d'amore in ufficio), e proprio in questi due film recitò anche Burkov, che, pur avendo ruoli non da protagonista, seppe conquistare l'affetto del pubblico. Uno dei suoi ruoli più importanti è sicuramente quello del soldato Aleksandr Kopytovskij nel film di Sergej Bondarchuk Oni srazhalis' za rodinu, (Hanno combattuto per la patria) del 1976; con lui recitava l'attore e scrittore Vasilij Schukshin. Nel film si narrano le vicende di alcuni soldati nel luglio del 1942, prima della battaglia di Stalingrado.
Dal 1980 si dedicò anche al doppiaggio dei cartoni animati e del 1990 è il suo ultimo film Ubijstvo svidetelja (L'uccisione del testimone) in cui recita la parte di un antiquario a capo di una organizzazione criminale. Il 19 giugno 1990 Georgij Burkov morì prematuramente per un'embolia trombotica, è sepolto nel cimitero di Vagankovo a Mosca.
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