Terence Davies
Sarà conferito al regista e sceneggiatore inglese Terence Davies il Gran Premio Torino del Torino Film Festival (33ma edizione, 20-28 novembre), uno degli autori europei più originali e sensibili emersi nel corso degli anni Ottanta, capace di mescolare malinconia e ferocia, ironia e disperazione, con titoli quali The Terence Davies Trilogy (1984, raccolta dei tre cortometraggi Children, 1976, Madonna and Child, 1980, Death and Transfiguration, 1983), Voci lontane… sempre presenti (Distant Voices, Still Lives, 1988, che sarà presentato al Festival, introdotto dall’autore), Il lungo giorno finisce (The Long Day Closes, 1992) e, recentemente, Of Time and the City (2008) e The Deep Blue Sea (2011).
In particolare Davies ha raccontato la sua gente e la cultura tradizionale della middle-class britannica, unendo dolore profondo e sconfinato amore.Sempre immerso nel rimpianto per le radici perdute, ha elaborato uno stile che mescola il realismo all’evocazione poetica, dove la secchezza brutale si fonde senza soluzione di continuità con le aperture all’immaginazione e al canto collettivo, temi e suggestioni di cui si annuncia pregno il suo nuovo film, Sunset Song, che sarà presentato a Torino grazie a Fortissimo Films, in occasione della consegna del premio. Sunset Song, tratto dall’omonimo classico della letteratura scozzese pubblicato nel 1932 da Lewis Grassic Gibbon, racconta la storia di Chris Guthrie (Agyness Deyn), una ragazza forte e intelligente che, negli anni precedenti la Prima Guerra Mondiale, cresce nella campagna della Scozia nord orientale, in una famiglia dominata dal padre gretto e violento (Peter Mulllan).