Una macchina che è come me, segnata fuori e dentro…disordinata e caotica…le spie di mille pensieri che si accendono tipo albero di natale…che corre troppo con pneumatici vecchi e usurati, fa rumori a cui non bado, lancia segnali di convergenza da rifare come il mio cervello.
“I’ve dreamt about you nearly every night this week
How many secrets can you keep?
Cause there’s this tune I found
That makes me think of you somehow…”
Repeat. Che le canzoni le spolpo finchè non cado dalla stanchezza…e in macchina i vetri tremano dal volume e le orecchie si intasano di riff spaccatimpano. Mangio vita come la mia macchina mangia olio, un chilo in 2000 chilometri, “dovresti cambiarlo questo rottame” mi dicono ma “No è come me” rispondo…ha tanto da dare e tante strade da percorrere di corsa…come me…con quel cambio quasi distrutto…i freni che fischiano, ogni giorno trovo un pezzo in meno tra i graffi e strisciate che quasi sembra un guerriero. Come me.
“(Do I wanna know)
If this feeling flows both ways?”
E cantare a squarciagola che tanto a 80 su una strada deserta del mattino è concesso e nessuno può sentirti urlare come nello spazio, e volendo se te la senti puoi anche piangere e imprecare e stringere il volante, la rabbia che si sfoga in ogni cambio di marcia…sembra un pugno…sembra di stare di fronte ad un sacco da boxe….terza-quarta—quarta-terza…destro-sinistro…sinistro-destro.
“(Sad to see you go)
Was sorta hoping that you’d stay
(Baby, we both know)
That the nights were mainly made
For saying things that you can’t say tomorrow day”
Che i pensieri del mattino sono sempre i più brutti se poi sei uno come me…dammi una forchetta per scavare fino in Cina e a metterci l’anima…a morire per la pressione atmosferica di 6000 metri d’aria sopra il cervello o schiacciato dalle frane…proverò a sbucare in piazza a Pechino…ostinato e pazzo, contro tutti, contro il buonsenso e i consigli. Li prendo e li catalogo e gli do fuoco. Me ne dimentico o forse li ignoro solamente. Leggevo tipo da qualche parte, che chiedi consiglio perché quando stai dentro il problema è come trovarsi in un labirinto e serve qualcuno che ti guidi dall’alto…uno con la visione d’insieme…occhio di falco…e poi sta a te decidere se girare dove ti dicono loro o fare di testa tua. Io non giro…io cerco di abbattere il muro…se sono ammaccato è per questo…e sto nello stesso posto per mesi anni secoli contro quel muro. Più stupido che ostinato, cervello scheggiato dagli urti, scarsa accettazione di realtà e sconfitte. Scarsa accettazione di non essere il migliore di tutti. Scarsa accettazione di non poter essere il meglio in quella situazione sempre. Scarsa accettazione di non essere il meglio per lei.
Scarsa accettazione di me stesso?
“Crawlin’ back to you
Ever thought of calling when you’ve had a few?
Cause I always do
Maybe I’m too busy being yours to fall for somebody new
Now I’ve thought it through
Crawling back to you”
Forse…e mi dicono che ho paura, sono spaventato…ecco perché non cresco. Ecco perchè non cambio prospettiva, perchè non voglio fare sacrifici e passi avanti…come se vivessi un’eterna adolescenza ma con i problemi di adesso e il mondo più cattivo che si conosca…con gli amici che pian piano costruiscono qualcosa, alcuni spariscono, si dedicano a cose da grandi e tu rimani indietro…macchine comode e non rottami problematici, anime meno perse della mia che guido nella nebbia con quei fari che vanno e vengono…colpa dell’impianto elettrico mi han detto…a me va bene cosi…a volte si accendono le luci interne all’improvviso e penso che la mia auto abbia avuto un’idea…l’illuminazione…e ci vedo della speranza…“se anche questo ammasso di lamiera può trovare idee e soluzioni allora forse anch’io posso”…ci credo ancora, io, nelle fiabe…quelle a lieto fine nonostante le lezioni che la vita mi ha insegnato e che io ho scordato. Continuo a credere nei sogni , è una colpa?E nelle soluzioni impossibili, di quelle che finiscono con un bacio inaspettato sotto la pioggia, o il colpo di fortuna che ti serviva…o l’incontro più importante della tua vita in un anonimo bar della provincia…e sogno ad occhi aperti tutto il giorno mentre le ore e i chilometri passano e i segni sulla mia carrozzeria aumentano…mentre il cervello la pensa sempre allo stesso modo…mentre butto benzina e non mi accorgo di correre su un anello….
“Been wondering if your heart’s still open
And if so, I wanna know what time it shuts”
…e oggi è come ieri. Cielo grigio sulle montagne ad Ovest che costeggio, guardrail monocromatici su nero asfalto, case, verde albero, rotonde e qualche ciclista, volume a 24, bassi da regolare, finestrini chiusi e aria soffocante…passo la galleria tra camion claustrofobici e poi luce e giù nella discesa…accelerare fino alla rotonda dopo…mentre canto, stessa canzone in repeat come ogni mattina, stessi pensieri, stessa rabbia, stessi schemi e piani B-C-D-E-F-G fallimentari, stessi finali da film con lieto fine ma senza sceneggiatura in mezzo, stessa domanda che rimbalza nella testa…
“I don’t know if you feel the same as I do
We could be together if you wanted to”
(Do I wanna know)
If this feeling flows both ways?”