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Da Cuordicarciofo
Avrei voluto scrivere un bel post, solare, poetico, di rinascita. In realtà non ci riesco.
Vivo in un limbo sospeso fatto di quotidiana fatica, progetti pensati e mai neanche inziati.
Tanti pensieri in testa che fanno rumore, un silenzio che non vuole arrivare.
Non mi piaccio. Non mi piaccio quando urlo, quando sbatto le cose.
Non è così che vorrei essere. Non è così che vorrei farmi vedere dalle persone che amo.
E in questa giornata non riesco a smettere di pensare, di pensare da dove vengo e dove voglio andare.
Tempo di bilanci. Un'irrequietudine strisciante e che mi porterò dietro per tutta la giornata.
Le ho sempre vissute così queste giornate, divisa tra la paura della solitudine e il bisogno disperato di non avere nessuno intorno. Sono matta?
Ho voglia di chiudere i conti con il passato, di una nuova partenza, di rinascere.
Eppure non ci sono neanche lontanamente vicina. A volte mi sembra finalmente di aver trovato il bandolo della matassa, di intravedere un sentiero in cui avventurarmi, ma poi le carte si rimescolano di nuovo. Ed eccomi di nuovo qui al punto di partenza.
In realtà è stare ad aspettare che non mi va più. Aspettare cosa poi?
Ho voglia di ricominciare a vivere. Di godermi il presente, mio figlio e i suoi progressi, di lasciarmi alle spalle le paure, la fatica, i giorni che gocciolano via piano. Ho voglia di riuscire a piangere perchè mio padre non è più qui, di lasciarmi andare finalmente.
Vorrei accettare la parte di me che è stanca di dover tenere tutto sotto controlo, volermi bene perchè non sono perfetta, smettere di giudicarmi così crudelmente.
Grazie a chi ha avuto la pazienza di arrivare a leggere fin qui questa vomitata di parole.
Oggi compio 36 anni, e c'è proprio bisogno che metta mano seriamente alla mia vita.

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