Trecentosessantacinque giorni.
Un anno, durante il quale sono successe cose belle che ti avrei raccontato volentieri e cose brutte che non ti avrei raccontato comunque, nemmeno se tu fossi stata qui.
Tra le belle cose, Stefano ha comprato casa.
Tra le brutte... no, non te le dirò, nemmeno adesso.
Ti dirò le cose che sono certa vorresti sapere: Stefano non si è sposato, però ha trovato 'na bona criatura così non sta solo; secondo me, con quel suo carattere somiglia sempre di più a papà.
Giulia ancora non lavora, ma si dà da fare; è una macchina da guerra, come te.
Bruno, come tu gli hai raccomandato, mi vuole sempre tanto bene.
Io continuo ad essere 'a ciuccia 'e Fichella, quella con novantanove difetti e 'a coda fràcita: infatti mi sono nell'ordine rotta un braccio, distorta una gamba e contusa una caviglia.
Insomma, mamma, puoi dirlo anche a papà: nel complesso stiamo tutti bene, anche se ci, mi mancate.
Mi manchi. Tantissimo.
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