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$38, la Rete e @quinta all'AGCOM #ilsabatodimdplab #28

Creato il 19 maggio 2012 da Marcodalpozzo @marcodalpozzo
Sarebbe una bestemmia dire che per ogni condivisione fatta su Facebook qualcuno dovrebbe riconoscermi 38 dollari. Il tempo dirà se anche i 38 dollari necessari per una condivisione (pardon, share) di Facebook lo sono.
$38, la Rete e @quinta all'AGCOM #ilsabatodimdplab #28
Quanti like ci saranno per Facebook quando, per rendere conto agli azionisti, si troverà costretto a modificare la sua impostazione? Quanto piacerà a noi, che l'abbiamo reso vivo, la trasformazione di Facebook in una piattaforma di distribuzione di apps che vendono prodotti o servizi (è una delle ipotesi di Luca De Biase)?
Guardo la cosa con curiosità e preoccupazione convinto che, dopo Instagram, si stia davvero esagerando. E il fatto che Facebook abbia dato praticamente la morte a FriendFeed, dimostrando un interesse di fatto nullo all'essenza stessa della Rete mi preoccupa.
Sia ben chiaro: se Facebook è/sarà complice di questa deriva, di sicuro la cosiddetta massa critica non è esente da responsabilità. La fuga da FriendFeed e la conseguente desolazione sperimentata da chi, invece, cerca di continuare a viverci dentro, ne sono la testimonianza. Twitter, in cui la massa si è rifugiata, favorisce più il broadcast che la rete per via della sua intrinseca difficoltà ad abilitare le discussioni (almeno questa è la mia personale esperienza). Cos'altro sarebbe Facebook, da piattaforma di distribuzione di apps, se non - essenzialmente - un altro megafono?
Insomma il futuro, anche quello della Rete, è nelle nostre mani e, mi sembra, alla preoccupazione che abbiamo sempre avuto sul come utilizzarla, si aggiunge anche quella di lasciarla così com'è, da un punto di vista squisitamente "tecnologico". Sarebbe davvero paradossale trovare declinata sul Web la stessa crisi di valori che denunciamo, proprio qui, in Rete, e che dalla Rete pretendiamo di risolvere.
È vero, a proposito di valori, la Rete è stata anche la tecnologia abilitante del "Guadagnate!"; ha fatto (e fa) credere a chiunque che sia un pozzo da cui chiunque può estrarre petrolio. Mi fa sorridere il casino creatosi intorno alla provocazione di Marco Camisani Calzolari, come se si ignorassero le pratiche poco etiche di tanti SEO di qualche anno fa. Cos'altro sono la collezione (a pagamento, s'intende!) di Follower o di server russi che aumentavano (aumentano ancora?) la link popularity, se non un risultato da vendere all'ignaro Cliente o un trofeo da esibire all'ingenuo Acquirente, alle Persone?
Bisogna sperare che le piattaforme che abitiamo continuino a rendere possibile anche molto altro, oltre che il mero guadagno, o l'illusione di esso (che è peggio). Ogni stravolgimento sarà, lo ripeto, anche una nostra diretta responsabilità.
Non mi dispiacerebbe tornare a commentare sui blog e a condividere documenti sui Wiki. Del resto, lasciatemi chiudere così, è proprio in questo modo che ho conosciuto Stefano Quintarelli che, dimessosi dal suo incarico (chi l'avrebbe fatto?) rischia di diventare il presidente AGCOM. Ed è proprio per averlo conosciuto così che gli faccio il mio in bocca al lupo!

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