L'idea che letteralmente apre le "porte al futuro", è venuta in mente allo studio di architettura olandese DUS sito ad Amsterdam, che da ormai un po di tempo realizza, per i propri progetti, vari modellini in tre dimensioni utilizzando per l'appunto delle stampanti 3D di ultima generazione.
Durante lo sviluppo progettuale di un edificio per uso civile che costeggia il canale della città olandese, l'architetto Martina De Witt, ha avuto la brillante idea di realizzare non solo il modellino in tre dimensioni ma addirittura tutta l'abitazione.
Idea accolta con grande entusiasmo ed interesse da tutto il team che si è messo da subito a lavorare per questo interessantissimo progetto, che permetterà in un futuro prossimo di costruire edifici direttamente stampandoli e quindi abbattendone notevolmente i costi.
Sostanzialmente il progetto completo, prevede la realizzazione di tanti elementi singoli realizzati tramite una stampante 3D di dimensioni adeguate alla grandezza dei vari pezzi, che poi saranno successivamente assemblati o stampati direttamente in cantiere.
Con questa tecnologia si potrà non solo seguire il progetto e studiarlo passo dopo passo in modo più dettagliato e completo, ma addirittura si potranno facilmente apportare delle modifiche che in pochi secondi verranno restituite su un modello al computer e quindi successivamente ristampate.
Il cantiere, aperto al pubblico e liberamente visitabile, è stato realizzato anche grazie alla collaborazione con l'azienda Ultimaker produttrice di stampanti 3D, che ha creato per l'occasione un macchinario idoneo a stampare, nel sito di interesse, pezzi di circa due metri per tre.
Come possiamo vedere nell'immagine in basso, i pezzi sono realizzati dalla stampante direttamente in situ ed in plastica, fedeli al disegno riportato nel progetto.
Dalle pareti al tetto, dalle scale alle murature, tutto sarà costruito con pannelli di plastica che vanno interamente a sostituire gli ormai obsoleti mattoni e calcestruzzo, scelta che gli architetti esaltano in quanto permetterebbe meno costi di materiale, manodopera e soprattutto manutenzione futura.
La plastica utilizzata ovviamente è tutta riciclabile al 100% e cosa molto interessante sarà la prima costruzione a chilometro zero, ovvero non ci saranno elevati costi per il trasporto dei materiali in quanto il tutto viene proprio creato in cantiere.
Le limitazioni attuali che il sistema pone sono soprattutto cromatiche, in quanto si può realizzare solo un colore e per questo, le pareti devono essere successivamente trattate e verniciate del colore preferito.
Inoltre le tempistiche di realizzazione sono molto lunghe come si può facilmente intuire e per tanto indicano come tre anni, la data di ultimazione dei lavori.
Migliaia di visitatori tra cittadini olandesi e turisti, ammirano quotidianamente il cantiere pagando 2.5 euro per l'ingresso e lo stesso Barak Obama, che ha visitato il sito durante una visita istituzionale, era entusiasta del progetto cosa che ha inevitabilmente riempito di orgoglio il team DUS.
Di certo siamo di fronte ad un progetto interessantissimo, che potrà dare il via ad un modo nuovo di realizzare edifici, più ecocompatibili e soprattutto con costi più contenuti e alla portata di tutti, ma ovviamente per ottenere questo risultato ci sarà molto duro lavoro da fare, come ammettono gli stessi progettisti olandesi.
EMILIANO DI PLACIDO
Amministratore e autore del sito
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