Per quanto riguarda il 3D l’effetto è ottenuto frapponendo tra il pannello e la retroilluminazione standard un ulteriore “strato” LED Edge. In questo caso la luce emessa dai LED va a colpire una guida d’onda su cui sono stati realizzati degli scatterattori che consentono di visualizzare immagini separate per l’occhio destro e sinistro, simulando l’effetto della barriera di parallasse tipicamente utilizzata in questo tipo di display. Il vantaggio è che spegnendo la retroilluminazione 3D, il display funzionerebbe come un normale LCD, mentre in 3D si riuscirebbe ad avere quasi il doppio della luminosità rispetto ai classici display auto-stereoscopici.
Contrariamente a quanto fatto da altri, il prototipo mostrato da Sony è un grosso (per questa tecnologia) 24 pollici con risoluzione full HD, ma in 3D la risoluzione è ridotta a 960×360 pixel, con sei angoli di visione a una distanza compresa tra gli 80 e i 160 cm.