Ondata di freddo di Thom Jones (minimum fax)
Raccolta di racconti che non sono abbastanza brevi da essere epigrammatici, né abbastanza estesi da fiaccare lo spirito. Vicende banali, in apparenza, all’interno delle quali si insinua la straordinarietà dell’esistenza. I racconti migliori: Nel profondo della giungla e, soprattutto, Ooh Baby Baby.
Il mare arriva a mezzanotte di Steve Erickson (Bompiani)
È una storia dal sapore epico. Il racconto di un segreto diventa, come per un miracolo, la realtà del romanzo che stiamo leggendo, perdendosi in mille rivoli fin tanto che i personaggi si passano il turno e si scambiano la voce. Più di una pagina indimenticabile.
La morte di Bunny Munro di Nick Cave (Feltrinelli)
Immaginate una specie di Rob Zombie che gira per le strade con figlio al seguito. Il “bad seed” ci regala un’opera a tratti esilarante, assolata, che racconta di gente in fondo perduta, ma che non ha mai perso la speranza.
Mele bianche di Jonathan Carroll (Fazi)
Quando il fantasy è la realtà che conosciamo. Una specie di Marc Levy meno la retorica, più la capacità di tenere incollati alle pagine. Non è da tutti i giorni leggere di un morto che viene resuscitato perché il mondo possa non cadere nel Caos.
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